Luca Pieroni, un salto nel passato che sa di futuro

Rubare un tortellino, o un cappelletto, sentire nel masticarlo tutta una sinfonia di sapori e di calore, che quando sei piccolo ricerchi e ritrovi in una casa, in una famiglia, in dei genitori amorevoli, e in dei pranzi che sanno di verità, è come raccontare una storia.

Toccare quella linea di pasta cruda e masticare ogni singolo elemento, è un gesto compito da molti, compito da tutti, compiuto 35 anni fa ad Ancona da Luca, un bimbo vivace, curioso, che seguiva con gli occhi del cuore la mamma Letizia e la zia Adriana, in un viaggio chiamato cucina.

Un viaggio di memoria di passato, tradizione, ricordi, echi, un viaggio fatto di profumi, odore di sugo, mani piene di farina, piatti abbondanti, lunghe elaborazioni, ingredienti poveri, gesti ricchi.

Questo viaggio sul binario della sua vita l’ha condotto ad essere oggi Luca Pieroni, un valido Chef, un uomo generoso con se stesso e con la sua cucina, che memore della culla dei ricordi, ha fatto un viaggio dentro di sè ed è divenuto il professionista che vediamo oggi. Oggi la sua è una cucina salutare, una cucina che apprezza e valorizza molto la materia prima, che non lascia nulla al caso, che non spreca nulla nel presente, ma che vive nel binario passato-futuro; il passato è ricalcato nei piatti, nel vociare della mamma e di quel bambino nell’assaggiare quelle prelibatezze, e nell’assecondare madre natura in ciò che ci regala, perché come dicevano i nostri nonni anche con poco ci si sazia, anche con poco si può regalare  bellissimi piatti ai nostri 5 sensi, il futuro invece è nell’innovazione nello studio, nelle metodologie, nell’audacia.

Avendo studiato tanto, lavorato con tanti Chef rinomati tra cui Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin, oggi Luca ha perfezionato il suo presente, ed elabora, crea e non butta mai nulla della sua cucina tutto può essere reinterpretato e rivissuto, come un vecchio maglione che non indossi più e può’ oggi diventare una sciarpa che ti avvolge.

L’estro lo si nota nel suo famoso pollo e patate che può anche divenire pasta e patate con una polvere di pollo, simile ad una bottarga, o ancora nel suo amato baccalà mantecato con mozzarella di bufala campana doc Paccasassi e cracker alle alici.

Nella sua cucina si utilizzano materie prime doc, materie a km 0 e con il rispetto del tempo e delle stagioni, con il rispetto per ciascun ingrediente, e per il riciclo; la sua è una cucina di memoria, di sapere che guarda al domani. Luca crea piatti Gourmet recuperando gli scarti che altrimenti finirebbero nel sacco dell’umido,uno spreco pari a zero, fa cuocere la pasta nell’acqua di governo della mozzarella, prepara una crema cacio e pepe partendo dalle croste scartate del grana padano, crea gelati e mousse con il latte e la panna che stanno per scadere, inoltre realizza menù interamente orientati verso l’assoluta eliminazione degli sprechi in cucina, e reinterpreta i bisogni del suo tempo, assecondando i bisogni reali che la natura e il mondo odierno richiede.

Una cucina che mette al centro non più la buona riuscita di un bellissimo piatto, ma soprattutto di un piatto che faccia bene, che curi la nostra salute, i nostri bisogni.

Luca essendo nato e cresciuto ad Ancona adora il pesce, ama molto sia gustarlo che cucinarlo, ama la sua terra, ama la sua professione che esalta la terra, ama la cucina che rimanda indietro l’inconscio  a tanti ricordi belli, ama quel bambino con i suoi tortellini e ama l’uomo di oggi con il suo Cappello da Chef e la sua divisa di esploratore di sensazioni e di sentimenti.

Foto di Max Pisati e JBS Agency

Tutti i piatti sono stati creati da Luca Pieroni

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Comments

    • Alessandro Cerioni
    • 12 Gennaio 2020
    Rispondi

    Un grandioso Chef amo la sua cucina
    Lo conosco da molto tempo e non mi hai deluso

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