Giancarlo Bozzo e Zelig: l’importanza di saper emozionare.

Una trasmissione storica che ha divertito gli italiani per oltre 20 anni e che nello stesso tempo mostra la fragilità dell’essere umano e le sue contraddizioni è il format di Zelig.

La storia inizia nel 1986, presso il locale Zelig di Milano, per poi trasferirsi, nel 1996, su un palco ben più grande: la televisione, sotto la guida tecnica di Giancarlo Bozzo, direttore artistico del programma, nonché noto autore televisivo.

Giancarlo è ben consapevole di quanto il linguaggio televisivo oggi sia cambiato molto a livello di tempi e di modi; un linguaggio che basa tutto sulla velocità e sul coinvolgimento del pubblico è un linguaggio che tiene da conto il consenso e l’applauso di chi osserva, soprattutto in programmi come Zelig, dove l’interazione è sia teatrale che televisiva.

Mai essere monotoni per evitare di annoiare: questo un diktat che Giancarlo ha fatto suo, sia nella vita che sul lavoro e che ha preso corpo, in Zelig, grazie a Claudio Bisio, che ha saputo fare di questa trasmissione la macchina perfetta, con la una sensibilità unica e la sua disponibilità nel fare da spalla, alla grande, a tutti gli attori che si sono susseguiti sul palcoscenico.

“Sono convinto che prima a poi Zelig tornerà”, ci rivela Giancarlo Bozzo che, in occasione del covid, ha voluto esorcizzare il momento del lockdown assieme a numerosi protagonisti della storica trasmissione, dando vita all’evento “Zelig Covid edition”: un progetto che ha avuto un successo sorprendente, con migliaia di commenti positivi sui social. 

Giancarlo ci rivela anche che al momento stanno lavorando per confezionare un nuovo prodotto, ma nello spettacolo, come nella vita, non si sa mai… “Per ora saremo su comedy central con “Zelig club”, con nuovi comici da lanciare”.

Zelig è nelle intenzioni dell’autore (e non solo) un programma esilarante, che tiene conto delle trasformazioni sociali e che incontra il gusto del pubblico, perché riflette il prisma sociale di un’epoca che chiede solo sollievo e sorriso. Sarà per questo che tutti ne sentiamo la mancanza e desideriamo ardentemente di tornare a vederlo presto!

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