Roma splende nella notte: la nuova illuminazione dei beni culturali

Sia fatta la luce: la Capitale torna a splendere nei suoi punti focali, non senza l’aiuto di una proficua collaborazione tra Acea, Dipartimento Simu e il Comune di Roma Capitale. Nel corso dell’ultimo mese, si sono progressivamente visti i frutti di un piano volto all’illuminazione artistica dei landmark culturali di Roma. Un’idea sviluppata non solo per garantire visibilità notturna alla storia dell’Urbe, ma per far sì che essa possa mostrare ogni suo carattere e sfaccettatura anche dopo il calar del sole.

Un intervento che va direttamente a sostituire le precedenti infrastrutture di illuminazione dei luoghi coinvolti, e che consta in 150 luci LED per ultima realizzazione quale il Pantheon, di ultima generazione per una potenza totale di oltre 7000 Watt. Un miglioramento sotto ogni punto di vista: i proiettori sono ora più defilati, di minore impatto sull’aspetto estetico complessivo delle opere, i consumi energetici sono ridotti e l’effetto cromatico delle luci più coerente con i soggetti.

Un “tour” nella storia che ha visto accendersi, una dopo l’altra, le luci del Borgo di Ostia Antica (il 26 giugno), poi la stupenda basilica del quarto secolo di Santa Maria in Trastevere, il 2 luglio, ma anche l’imponente Arco di Costantino (17 luglio), Piazza del Popolo (24 luglio) e il suggestivo Parco Lineare delle Mura Aureliane. Questi vanno ad aggiungersi alle precedenti installazioni luminose operate in concerto da Comune di Roma e Acea, ossia quelle di Teatro Marcello, Castel Sant’Angelo, la cupola del Tempio Maggiore, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano e Piazza del Campidoglio.

Ma, soprattutto, il Pantheon: nel cuore nascosto – e ora illuminato – del centro di Roma, all’inaugurazione dell’11 luglio è seguita una vera e propria celebrazione che ha visto partecipare personalità della politica e non solo, costellata da un concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Quest’ultima ha eseguito brani del maestro Ennio Morricone, in omaggio al compositore da poco scomparso.

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha inaugurato il lavoro sottolineando l’inserimento di «un altro prezioso tassello nel percorso di valorizzazione dei luoghi di cultura e d’arte della città, [nonché] l’imponenza e il fascino di uno dei monumenti simbolo di Roma».

Con lei anche la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il direttore del Pantheon Luca Mercuri, ma anche la Soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Daniela Porro – la quale ha lodato «la nuova sensibilità che le nostre amministrazioni hanno per la luce» – e Edith Gabrielli, leader della Direzione Musei Statali della Capitale. Quest’ultima ha definito il progetto di illuminazione del Pantheon come «il frutto di una larga e bella intesa tra vari soggetti istituzionali».

Oltre alle personalità politiche, immancabile la presenza di un’orgogliosa dirigenza di Acea: la Presidente dell’azienda Michaela Castelli ha fissato l’intento di «rafforzare il suo legame con la città dove è nata oltre un secolo fa», portando avanti con convinzione il progetto di valorizzazione del patrimonio storico e artistico della Capitale.

Presente allo stesso modo l’ad di Acea Giuseppe Gola, che ha definito «un privilegio […] l’aver rinnovato l’illuminazione del Pantheon», dicendosi altresì soddisfatto delle tecnologie utilizzate. Secondo Gola, i nuovi proiettori aumentano la precisione delle ottiche e minimizzano l’impatto visivo, mentre l’efficienza dell’impianto è garantita da un sistema di controllo che permette manutenzione tempestiva e applicazione di diversi scenari luminosi.

Roma, di certo, non vive oggi il suo periodo metaforicamente più luminoso. Ma chissà che, tra molte altre cose, anche un piano concreto per il miglioramento dell’illuminazione vera e propria non contribuisca a far splendere la Capitale anche sotto altri aspetti.

 

Foto:La nuova illuminazione nel Parco Lineare delle Mura Aureliane. (Roma Sociale)

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