L’arte di Alex Pinna protagonista alla Saraceno art Gallery di Roma

È stata inaugurata mercoledì 9 marzo, presso le sale della Saraceno Art Gallery di Roma in Via di Monserrato 40, la mostra personale dal titolo: “Mirrors” dell’artista ligure Alex Pinna. L’appuntamento è da non perdere e per far capire meglio al pubblico cosa potranno ammirare, ci affidiamo al testo della curatrice Marilena Saraceno:

“La mostra è il mezzo per far raccontare ad ogni visitatore la sua storia, come se ognuno soffermandosi su una delle opere esposte avesse la possibilità di guardarsi in uno specchio e di ritrovarvi stati d’animo e sentimenti che perdono la connotazione dell’univocità e diventano corali: l’incertezza, la fragilità, l’equilibrio, l’attesa, l’ironia e il coraggio. E così Alex attraverso le sue creazioni da direttore d’orchestra guida con grazia ed eleganza il pubblico in questo processo di osmosi, pochi secondi per vedere scorrere le proprie storie, che sembrano invadere gli spazi da lui intenzionalmente lasciati scegliendo il principio della sottrazione per consentire al pubblico di ‘colmare’ questi vuoti con parti di sé raccontando, ognuno, la propria storia. Le opere in cui ci si può specchiare sono anche un segno di immortalità e di grandezza, di forza, di coraggio, basti pensare alla posizione delle figure poste tutte un po’ in alto ma non per questo altere, anzi infinitamente umane con i loro volti che pur non avendo occhi o labbra ci propongono sentimenti a noi familiari ricordandoci che la vita è si incertezza, fragilità, equilibrio, attesa, solitudine, ma ognuno di questi stati d’animo racchiude la poetica dell’incedere, dell’andare avanti, del reagire, dell’essere uomo fragile ma estremamente determinato.‘Mirrors’ ha questa finalità ambiziosa di permettere di ritrovarsi, perdersi e ritrovarsi ancora per il tempo della visita per poi tornare fortificati nel rumore, nella fragilità della realtà e dell’umore.”

All’indomani di questo evento, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio l’artista Alex Pinna, che ci ha gentilmente concesso di fargli qualche domanda:

Alex, quando ha maturato l’idea e soprattutto la passione per l’arte.

“Fin da piccolo ho preferito il linguaggio grafico ed espressivo rispetto a quelli più comuni; poi con il tempo, grazie ad una serie di incontri è diventato il mio modo di confrontarmi con il mondo e infine la mia professione.”

Nel suo percorso performativo, quanto è stato importante lo studio e quali sono, se ci sono stati dei personaggi che l’hanno particolarmente influenzata.

“I miei studi si sono svolti (a fine anni ’80) presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Lì ho avuto modo di conoscere persone per me molto importanti e lavorando insieme a loro che è iniziato questo percorso che mi ha accompagnato fino ad oggi.”

Lungo la sua carriera artistica ha esplorato varie realtà creative, qual è quella a cui si sente più legato.

“Ho studiato pittura poi per una serie di coincidenze mi sono ritrovato a lavorare con il linguaggio tridimensionale e scultoreo, per me più comunicativo, la scultura parla al pubblico in modo più completo, fisico, visivo, tattile e sonoro.”

Cosa pensa dello stato attuale dell’arte e della cultura nel nostro Paese

“L’Italia rimane sempre un grande laboratorio creativo, ci sono moltissimi artisti che stanno portando avanti una ricerca molto seria. Purtroppo, si tende a proporre un discorso abbastanza omogeneo mentre sarebbe importante far emergere l’eterogeneità di queste ricerche. senza poi dover ricorrere a riscoperte postume e tardive.”

Cosa si sente di dire a quei giovani che vogliono intraprendere la strada della creatività

“I giovani sono il futuro, sono il modo attraverso cui il nostro lavoro e il nostro pensiero può rimanere vivo. La nostra ricerca nasce singolarmente ma può svilupparsi poi, solamente attraverso il dialogo e un confronto continuo nella collettività.”

Concludiamo col dire che la mostra personale di Alex Pinna, sarà visitabile fino al 23 aprile 2022 con orario dal martedì al sabato 11.00 – 19.30

Alex Pinna nasce a Imperia nel 1967. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera (Mi), si avvicina ai contenuti della pittura infantile, lavorando su personaggi di fumetti e favole, fino al suo incontro con la scultura, che lui definisce “una lingua silenziosa, indistruttibile ed effimera, fragile e dubbiosa, come noi”. Scultore autodidatta, nella sua ricerca lavora con un canone comprensibile al pubblico, nel quale è possibile riconoscersi e immedesimarsi. Dal 1994 è protagonista di mostre personali e collettive in Italia e all’estero, in Europa (Budapest, Colonia, Grenoble, Ibiza, Londra, Lugano, Monaco, Ptuj , Rijeka), America (Los Angeles, New York, Santo Domingo), Cina (Shanghai) e Israele (Tel Aviv). Attualmente è Docente incaricato per la Cattedra di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Torino e il LAO (Liceo Artistico Orsoline) di Milano, dove vive e lavora.

 

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