UNA CASA SUGLI ALBERI TRA I CASTELLI DELLA LOIRA

La si è sognata, progettata, desiderata, i più fortunati ne hanno posseduta una, ma in pochi certo possono affermare che la casa sull’albero non abbia rappresentato una delle proprie più accese aspirazioni da bambino. La casa sull’albero è forse infatti fra i primi e più condivisi archetipi dell’architettura. E’ il rifugio dell’infanzia, il luogo sicuro, presidio di indipendenza e di distanza dal mondo degli adulti: un luogo inaccessibile sospeso fra cielo e alberi, scenario e proiezione delle più entusiasmanti avventure. E se una volta divenuti adulti, la casa sull’albero resta spesso un ricordo lontano od un sogno irrealizzato, l’architetto, fra tutti gli adulti, mantiene uno straordinario privilegio: quello di poter costruire i propri desideri di bambino. YAC lancia un concorso per dare spazio alla fantasia in un momento buio, con lo sguardo rivolto al futuro. Da Bologna alla Francia, YAC realizza un sogno: progettare una casa sull’albero nel bosco di un castello della Loira. Un progetto di turismo lento e sostenibile nato da una comunità di crowdfuning per riscoprire l’autenticità dei luoghi e della natura quando torneremo a viaggiare. Sogno d’infanzia condiviso da molte generazioni, la casa sull’albero “tree house module” è il tema preso in esame dal nuovo concorso di idee, rivolto ad architetti e designer, promosso da Young Architects Competitios, appunto YAC, soggetto che dal 2013 opera nel settore dei concorsi di progettazione e nella formazione. Lanciata da pochi giorni, la competizione resterà aperta fino al 24 giugno prossimo, data ultima per la consegna, nel rispetto delle modalità previste dal bando degli elaborati di progetto richiesti. I lavori inviati saranno valutati da una giuria internazionale composta tra gli altri, da Patrick Luth, direttore della sede austriaca di Snohetta, uno degli studi di architettura e design più quotati in Europa; Giulio Rigoni dello studio BIG-Bjarke Ingels Group con sede a New York; Espen Surnevik, titolare dell’omonimo studio noto per i progetti profondamente legati alla tradizione architettonica norvegese; Peter Pichler, fondatore insieme alla moglie di uno studio milanese che approfondisce la connessione tra architettura, cultura e storia di un determinato luogo e da Matthew Johnson, dello studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro, attivo in numerosi campi dell’architettura. Il vincitore si aggiudicherà un premio di 8 mila euro e vedrà realizzato il proprio progetto; il montepremi complessivo è di 15 mila euro, distribuiti tra i primi tre classificati e le menzioni d’onore. I progettisti dovranno definire due modelli di tree house che possano collegarsi presso le diverse proprietà di Dartagnans: Mothe Chandeniers, archetipo del castello romantico, tra le più spettacolari rovine di Francia, una crisalide neogotica abitata da alberi e rampicanti, una scultura di pinnacoli, bifore e contrafforti fioriti, galleggiante su un placido specchio d’acqua; Ebaupinay, un maniero isolato nella campagna dal solenne e austero rigore cavalleresco, rifugio fortificato della famiglia De Vendel costruito nel 1458 su concessione di Re Carlo VII; Vibrac, nelle terre del cognac, con le sue macerie coperte di muschio e attraversate da robusti rampicanti, in un bosco di ruscelli, fiumi, ponti in pietra e strade sterrate. Il tema concorsuale incoraggia i progettisti a misurarsi con un vero e proprio archetipo dell’architettura. Sebbene oggi l’idea del poter beneficiare del contatto diretto con la natura sembri quasi utopia, il concorso punta a indirizzare lo sguardo verso il post-pandemia, aprendo di fatto la strada a scenari di progressiva ripresa della mobilità personale e di ritorno al viaggio. La casa sull’albero è infatti più di un luogo, il rifugio sospeso più di uno spazio. La casa sull’albero è materializzazione di un desiderio di avventura, un impeto di creatività e di riconciliazione con la natura: un desiderio di pace e serenità che nessun adulto, in nessun luogo al mondo, può aver smesso di sognare.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares