Quando arte, scienza e tanta professionalità collaborano…

Mani che corrono sulla tastiera di un pianoforte e mani che interagiscono con la parte più intima e delicata di un bimbo…

Quattro mani che creano un miracolo di vita in un’atmosfera magica che pervade e trasforma una fredda camera operatoria in una possibile bolla di guarigione…

Questa è l’immagine salitami alla mente il 16 novembre scorso, ascoltando la notizia del primo intervento chirurgico al cervello svolto al suono di un pianoforte, suonato dal vivo all’interno di una sala operatoria.

All’opera il dottor Roberto Trignani, responsabile del reparto di neurochirurgia degli ospedali riuniti di Ancona, e la sua meravigliosa équipe medica; al pianoforte il biologo molecolare, musicista e compositore Emiliano Toso, a creare l’atmosfera le note del pianoforte a coda intonato alla frequenza di 432 Herz.

A questa frequenza cambia la frequenza intrinseca della musica, cosa che a livello di un ascolto superficiale neanche si nota ma che ad un livello più profondo riesce a modificare alcuni processi all’interno dell’organismo umano: il corpo si rilassa elimina tossine, tensioni permettendo un maggior controllo sul corpo e soprattutto sulla mente, aumentando la capacità di concentrazione e nel contempo facendo risuonare le cellule e portando informazioni utili alla nostra salute.

L’intervento era davvero delicatissimo, si trattava dell’asportazione di una duplice formazione tumorale nel midollo spinale di un bambino di dieci anni.

I due principali protagonisti sono stati comunque il dottor Trignani e il dottor Tosi: due menti illuminate, geniali, all’avanguardia e, grazie anche alla collaborazione della Fondazione Salesi che si adopera per mantenere e diffondere la più adeguata cultura assistenziale al bambino malato a tutti i livelli, sia istituzionali che sociali, sono riusciti a creare uno straordinario connubio tra arte e scienza, tra tecnologia moderna e medicina olistica.

Il dottor Trignani, che possiamo definire un’eccellenza della neurochirurgia italiana, aveva del resto già dato prova di grande apertura verso metodologie all’avanguardia e di grande sensibilità verso i pazienti: le sue circa 60 operazioni in awake surgery, ovvero a paziente sveglio ed impegnato in attività, hanno già fatto il giro del mondo. Il più delle volte queste sono state imprese che hanno coinvolto un team multidisciplinare, costituito e promosso dallo stesso, che molto ancora ci dice sulla capacità di questo medico in grado di armonizzare in sé le ultime metodologie della scienza, come le metodiche percutanee e micro invasive nella chirurgia spinale o le metodiche endoscopiche nel trattamento delle patologie malformative cranio-encefaliche pediatriche, a tanta capacità umana, come si è evinto nel caso di una bimba di soli quattro anni al cervello all’Ospedale Regionale di Torrette nel 2019 con il metodo innovativo della neurochirurgia, il bisturi laser, acquistato grazie ad un evento di beneficienza.

Il gruppo di lavoro multidisciplinare del dottor Grignani è specializzato nella gestione dei monitoraggi neurofisiologici intra-operatori che hanno un ruolo fondamentale nell’assistenza ad interventi maggiori in awake di neurochirurgia cranica e spinale dell’adulto e del bambino.

Grazie al lavoro di questa équipe sono anche stati registrati nell’intervento del 16 novembre i parametri funzionali ed i markers bioumorali del bambino per documentare gli effetti terapeutici della musica sui sistemi immunitari ed antinfiammatori, nonché sullo stress fisiologico del piccolo paziente e si è potuto rilevare così che il piccolo in qualche modo ha percepito la musica, perché all’interruzione delle note il tracciatodell’elettroencefalogramma cambiava.

L’intervento è riuscito: le quattro ore magiche hanno permesso di asportare quanto dovesse essere asportato ed hanno dato una nuova possibilità di guarigione al bambino.

Il dottor Trignani, con il suo gruppo di lavoro ed il dottor Emiliano Toso, con la sua capacità di unire l’arte alla scienza, hanno vinto questa battaglia piegando il male non solo con la scienza e la tecnologia ma anche con loro straordinario intuito, coraggio e la loro sensibilità umana.

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Comments

    • Manuela Mauramati
    • 28 Novembre 2020
    Rispondi

    Conosco ,Patrizia, nelle vesti di dottoressa,biologa, nutrizionista e tanto altro…COME DONNA ,umanamente è a dir poco STRAORDINARIA, il suo cuore arriva prima di ogni altra cosa…
    Aver letto questo suo articolo…cosa dire? Se non bellissimo, e la stesura meravigliosa.
    Onorata .

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