Simone Marelli: un bicchiere di vino e una cantina

Il vino è emozione, sogno, passione, ricordo, calore, desiderio e molto altro per Simone Marelli, classe 1991 e sommelier professionista dal 2010, attualmente in attività al ristorante Morelli nell’hotel 5 stelle Viu, del circuito World Design Hotel.

Questa preziosa bevanda, incontrata in tenera età, assaggiando un bicchiere di Champagne, ha preso il sopravvento rispetto a quella che doveva essere la strada maestra, ovvero la cucina. 

Diplomato presso l’Istituto Alberghiero “Carlo Porta” di Milano, Simone ha avuto la fortuna di incontrare un professore di sala bar molto speciale: il presidente ASPI Giuseppe Vaccarini, guida paterna che lo ha instradato alla professione di sommelier ad alti livelli.

L’esordio di Simone, infatti, è veramente esplosivo, anzi, spumeggiante: un anno e mezzo al “Marchesino” di Gualtiero Marchesi, sotto la guida del maitre Alessandro Giaveri e successivamente un periodo importante al tristellato The Waterside inn, a Bray, nel Berkshire, con caposommelier Maxime Walkowiak esperto di vini francesi. Da qui nasce la passione e l’amore per i vini di Francia, uno su tutti: il Sauternes Chateau D’Yquem 1981.

Locali top, vini top, esperienze top, come quella di versare il vino all’ex presidente del Leicester Ciy, Vichai Srivaddhanaprabha, al Waterside: una Jeroboam (bottiglia da 3 litri) di Chateau Latour 1985 da 17.999 sterline.

Oggi Simone è un appassionato, curioso ed esperto sommelier, con competenze che spaziano dal mondo dei distillati a quello degli infusi, dai Sakè ai vini fortificati, che si sta specializzando sempre di più sui  vini francesi, in particolare gli Chablis, anche grazie allo chef Morelli, grande amante dei vini d’oltralpe. Un locale con oltre 750 referenze in carta, tra bianchi, rossi, bollicine che conta 45/50 coperti e due menù degustazione decisamente avvincenti.

Conversare con Simone è come gustare uno Sfurzat della Valtellina, un grande nebbiolo, che regala ad ogni sorso nuove emozioni, senza mai stancare. Un ragazzo ambizioso e con le idee chiare, che ha servito molti personaggi famosi, anche se il massimo desiderio ci rivela essere quello di poter servire il Papa. Il suo sogno, però, è quello di approdare un domani in una grande cantina, per guidarne le degustazioni, gli incontri con i clienti internazionali e magari anche la produzione, in attesa, perchè no, di avviarne una completamente sua.

Perchè il mondo del vino ha un solo limite: la nostra ambizione. Studiare, appassionarsi sempre di più e non smettere mai di abbeverarsi dal sapere, è la chiave che guida Simone, un professionista con le idee chiare da un lato e un calice di Chardonnay barriquato dall’altro.

Per lui il mondo del vino si traduce in un mondo alchemico, di passione, studio e impegno, dove ogni singola goccia di questa bevanda diviene un mare magnum, esplosivo, da osservare gustare e leggere nelle sue infinite onde…

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