L’indagine del sangue e le sue particelle di una mente che non si ferma mai.

Il sangue è sensibile, scorre lento e denso e scalda il corpo, in silenzio decide la sorte di un attimo e nessuno ascolta: particelle minuscole e segrete, nelle loro invisibili forme, sono il centro di tutto e grazie a loro il cuore batte. L’ematologia è la branca della disciplina interna che si occupa delle patologie del sangue e degli organi che fan parte del tessuto sanguigno, ci spiega l’egregio Professor Carella, e si divide in patologie non oncologiche e oncologiche. Di fronte a lui, è semplice immaginarla come una dolce balia chiamata in soccorso per prendersi cura del sangue quando impazzisce. Si ribella, a volte, il corpo vacilla e tu scopri in un istante la sua grande bellezza. L’ematologo è lo specialista di queste gocce, indaga il loro corso e le anomalie che possono crearsi: al centro della sua ricerca c’è l’anemia e altre patologie non oncologiche. A livello oncologico, il suo campo d’indagine è soprattutto la leucemia e abbraccia anche le seguenti patologie: linfomi, mieloma e casi in cui necessita il trapianto di midollo. Il Professor Angelo Michele Carella vive a Genova e ha operato, nel corso di una carriera di successo, in Italia e all’estero. Specializzato in Oncologia Medica nel 1978 e in Ematologia Clinica nel 1981, si occupa principalmente di anemie, mielomi, linfomi e leucemie, è stato Direttore di Ematologia e Centro trapianto di midollo dapprima presso Casa Sollievo della Sofferenza e poi presso il Policlinico San Martino di Genova. È considerato un dottore di prim’ordine e di lui i pazienti si fidano e ne condividono la grinta: il suo è un curriculum prestigioso, avvalorato da numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste internazionali. Lavora oggi in tre diverse realtà: collabora con la Clinica Paideia a Roma, offre il suo supporto alla Madonnina di Milano e infine a Villa Montallegro di Genova. Al centro del suo lavoro pulsa la voglia di indagare e curiosare il sangue: insieme a colleghi oltreoceano, è stato il primo a introdurre a livello internazionale il trapianto allogenico con condizionamento ridotto. Il Professor Carella ha eseguito numerosi trapianti salvavita in condizioni di elevata mortalità e spiega con passione che negli ultimi vent’anni sono stati ottenuti importanti risultati nella conoscenza delle patologie Oncologiche grazie alla ricerca biologica e molecolare che ha condotto alla creazione di farmaci sempre più mirati. È stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana e dell’European Leukemianet Award per il suo ruolo cruciale nelle ricerche trapiantologiche.

Specialista chiaro e conciso, intuitivo ed empatico, nel futuro vede la forza della medicina di precisione: attraverso la maggiore conoscenza dei meccanismi dei tumori del sangue, si potranno creare trattamenti personalizzati, preparati di volta in volta per ciascun paziente. Oggi, per esempio, è possibile intervenire e salvare pazienti con rare forme di leucemia che prima avevano come aspettativa di vita poche settimane: nelle nuove terapie sperimentali, la Chemioterapia è un ricordo

e si predilige una cura a base di triossido di arsenico sapientemente mescolato con derivati della Vitamina A. Ecco una mente che non si ferma mai, veloce e sicura come le sue mani, e continua ad amare la disciplina e osservare il sangue come il luogo dove inventare se stesso e pensare agli obiettivi per il 2022. Nel futuro legge due parole scritte in maniera nitida e chiara, e in parte sono già realtà: Anticorpi bispecifici, promettenti per la loro potenziale efficacia, e CAR-T, una procedura che sta rivoluzionando la cura di alcuni tumori del sangue e consiste nel prelevare i linfociti del paziente, armarli nel laboratorio in modo che possano colpire un bersaglio presente sulle cellule linfomatose e mielomatose per poi infonderle nuovamente nei pazienti con la speranza che individuino e neutralizzino le cellule tumorali.

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