IL TRISTE FESTIVAL DI SANREMO

Sono contenta di aver vissuto in un periodo differente, in cui la musica dei cantautori degli anni Ottanta, degli interpreti profondi, degli autori avevano un significato, incantando ed emozionando con l’intensità delle parole e della loro musica gli ascoltatori.

Sanremo ormai è un mega show, un evento determinato da ospiti e intrattenimento, la gara è soltanto una scusa, e la qualità sia degli “artisti…..”, sia delle canzoni è realmente molto bassa. Il nuovo festival riguarda un pubblico omologato e non istruito non capace di capire la musica e la poesia ormai troppo commerciale. Con la musica sempre di più rapida frizione e gli spettatori sempre più avidi di intrattenimento, il Festival di Sanremo, è costituito anche da altri aspetti specialmente per proprio demerito.

Anche il palcoscenico non ha avuto molto consenso di pubblico. La scenografia del festival richiama alla memoria per desiderio dello stesso Amadeus un fiore pronto a sbocciare, una forma per non distaccarsi completamente dal passato.

Ma che fine hanno fatto i splendidi fiori veri dell’Ariston?

La scelta scenografica infatti contempla soltanto bouquet da dare ai cantanti invece che decorazioni fisse.

L’evento infatti è al centro di dispute e polemiche anche in relazione alle uscite. Premettiano che possiamo fare delle stime ma non possiamo comunicare una somma esatta poiché la Rai non pubblica la cifra precisa che viene erogata per la kermesse.

Quest’ultima edizione, secondo le previsioni, dovrebbe ammontare intorno ai 20 milioni di euro. Malgrado non ci siano i resoconti particolareggiati con le concernenti voci specifiche, ci atteniamo ad alcune ricerche fatte lo scorso anno da Banca Ifis e da il Sole 24 Ore. Le somme sostenute per il festival vanno mediamente dai 17 ai 18 milioni di euro che variano in base alle decisioni di gestione e organizzazione. Le più rilevanti riguardano i cachet, tra i quali quello di Amadeus probabilmente, secondo le indiscrezioni, di circa 450 mila euro. Inoltre quattro dei cinque co-conduttori dovrebbero invece percepire 25 mila euro per la specifica puntata alla quale partecipano. Tali personaggi sono: Giorgia, Marco Mengoni, Teresa Mannino e Lorella Cuccarini. Totalmente parliamo di 100 mila euro, denaro alla quale si devono aggiungere i 50 mila euro che quasi certamente prenderà Fiorello. I cantanti partecipanti, stando alle valutazioni di Money, otterranno 53 mila euro, con un extra di 5 mila euro per i duetti.

Stipendi per indigenti!

Oltre a ciò vi sono 1,6 milioni di euro per l’affitto del Teatro Ariston. In merito al canone Rai il pagamento dei cittadini aiuta a sostenere il festival anche se la fonte principale proviene dalla raccolta pubblicitaria.

Insieme allo show c’è poi quella che è una parte indispensabile della manifestazione, cioè l’orchestra che quest’anno è formata da sessanta persone mentre le canzoni in gara sono trenta. Le settimane di preparazione sono durissime per i suoi costituenti, sottoposti a numerosissime ore prima della diretta che termina sempre a notte avanzata.

Ma quanto guadagna un musicista?

Le informazioni sulle retribuzioni degli orchestrali di Sanremo sono incomplete, non sussistono notizie esatte e ci rimettiamo a dichiarazioni precedenti. Lo scorso anno, nel 2023, a rendere note le cifre fu uno dei più popolari direttori d’orchestra Beppe Vessicchio.

“Per cinque settimane lavorative un orchestrale di Sanremo percepisce 2 mila euro netti. Una paga da fame”, disse.

Poveri musicisti!

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