Roma Universalis: la storia dei Severi tra le bellezze dell’Urbe antica

Dal Colosseo al Palatino, e ancora al Foro Romano: questo è lo scenario unico a fare da sfondo a Roma Universalis: l’estesa mostra, dal 15 novembre al prossimo agosto, accoglierà i visitatori del centro storico della Capitale. Con un tema di fondo ben preciso: la storia dei Severi, dinastia imperiale atipica e fautrice di numerose innovazioni nel corso dei suoi quarantadue anni di dominio su Roma.

«Un periodo caratterizzato dal proliferare della cultura artistica; un periodo importante anche per la concessione universale della cittadinanza romana». Parola di Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. I Severi, senza dubbio, si resero protagonisti di quanto promesso dalla mostra: dinastia riformista e cosmopolita, riorganizzarono la viabilità dell’impero e migliorarono le condizioni di vita tanto nella Capitale che nelle province. E soprattutto, precedendo di due millenni un tema attualissimo, garantirono la cittadinanza a tutti gli abitanti dell’Impero; d’altra parte, come recita lo stesso slogan dell’esibizione, furono una «dinastia venuta dall’Africa». Settimio Severo fu libico, la moglie Iulia Domna siriana.

Un’attenzione rivolta a tutti i figli di Roma, non solo di sangue, oggi rediviva in un evento che si capillarizza per i luoghi fondamentali dell’Urbe antica. Snodo centrale, e punto di partenza della mostra, è proprio l’Anfiteatro Flavio: qui si avrà il piacere di ammirare un centinaio di reperti archeologici del periodo, riuniti per l’occasione da musei di tutto il mondo. Al Foro Romano, che per l’occasione vede riaperto per la prima volta il Vicolo ad Carinas, la farà invece da protagonista il Templus Pacis, ricostruito da Settimio Severo dopo più di due secoli dall’incendio che l’aveva distrutto. E oggi, di nuovo, restaurato in quanto rimane delle sue originali vestigia. Un’occasione irripetibile, che prosegue con l’esposizione al Tempio di Romolo ed è perfezionata dalla serie di visite guidate al Palatino, vera e propria mostra a cielo aperto.

Roma si riscopre eterna e per nove mesi darà modo a tutti, ancora una volta, di rendersene conto.

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