Oro Verde

Grida di bimbi, risate a crepapelle, salti, mucchietti di terra, nascondini e acchiapparelle!

Canti degli adulti, discussioni animate di politica e non.

All’ improvviso tovaglie profumate, stese a terra nel punto senza pendio. L’odore di mentuccia schiacciata dai piedini frettolosi e il rosa dei ciclamini appena sbocciati.

Il richiamo: “E’ prontoooo” interrompe ogni suono, tutti di corsa a mangiare.

Ripensare a quelle teglie piene di lasagne fatte in casa, frittate colorate e saporite, insalate croccanti e formaggi paesani del pastore locale. E la torta multistrato alla crema e cioccolato con palline colorate preparata della mia zietta preferita… Solo il ricordo mi fa venire l’acquolina in bocca!

Era la raccolta delle olive negli anni 70, ci si riuniva, fratelli, sorelle, nipoti e noi eravamo i romani. Io e mia sorella piccoline eravamo allegre, che gioia stare insieme a zii e cuginetti all’ aria aperta.

L’olio è sempre stato un bene prezioso per la famiglia, l’oro verde. Quando se ne versava un pò la disperazione non era perché portava male, ma perché era una perdita di un bene cosi pregiato. Ancora ricordo la faccia di mio papà quando si ruppe lo scaffale dove erano poggiate le taniche di olio…Panico totale!

Oggi tutti corriamo e c’è poco tempo da dedicare alla raccolta delle olive. Il rumore delle macchinette per farle cadere e finire prima è fastidioso e poco resta delle risate e delle chiacchierate tra le verdi chiome degli ulivi, a meno che si spengano le rumorose lavoratrici.

Un pasto frugale e veloce, menomale che ci sono ancora le ciambelle contadine che un pò mi riportano all‘infanzia!

Piogge copiose o assenti, grandinate, parassiti, quante aggressioni alle povere piante. La raccolta di solito è un anno sì e uno no. Se quest’anno hai raccolto poco il prossimo anno ti rifarai, cosi funziona!

Sta diventando sempre meno conveniente raccogliere e lavorare le olive e spesso si ha bisogno di un aiuto per portare a termine il lavoro.

Certo la soddisfazione di gustarsi il proprio olio, gnam gnam è tanta e alla fine pure la fatica viene ripagata. La campagna è sempre una grande risorsa e…buona bruschetta a tutti!

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