Franco Giletta, storia di un artista autodidatta

Un’arte visionaria, ma anche classica, almeno apparentemente, quella di Franco Giletta, artista che partendo da Saluzzo (Cn), ha raggiunto traguardi importanti come l’esposizione al World Trade Center di New York. Vive e lavora tuttora a Saluzzo, precisamente nello studio situato nella Torre Rotonda del Castello di Envie, dove crea e sperimenta l’utilizzo di morderni materiali, non dimenticando però le tecniche tradizionali.

Autodidatta, Franco Giletta si laurea in Giurisprudenza all’Universita La Sapienza di Roma. Nel periodo romano però, inizia a frequentare musei e gallerie e grazie anche alla conoscenza dei protagonisti del ritorno alla pittura degli anni ottanta (da Franco Piruca ad Alberto Abate, dai galleristi a Plinio de Martiis e Arnaldo Romani Brizzi), si avvicina all’arte. Anche se, come dichiara, disegna e colora fin da piccolo, provando fin da sempre una spinta inspiegabile, una vera necessità fisica e psicologica.

Per i disegni, utilizza svariati supporti, dai fogli di carta a tavole di legno; per i dipinti, invece, dalla tempera all’uovo su tavola fino all’olio su tela e su tavola e all’utilizzo dell’acrilico. Giletta, crea la sua arte attraverso delle idee, dei sogni, che annota su piccoli taccuini, per poi realizzarli con disegni o modelli reali. Attraverso la riflessione e l’osservazione, si riesce ad andare oltre ed essere oltre, per poi metterlo in pratica con l’arte, vero e proprio veicolo per comunicare l’incomunicabile.

Classe 1967, le sue opere sono ad oggi esposte in Italia e all’estero. Nel 1995 è l’unico italiano ad essere invitato dalla Royal Society of Portrait Painters di Londra all’esposizione annuale dei ritrattisti. Attivo anche nell’arte sacra, nel 2004, su interessamento della galleria il Polittico di Roma, una sua pala d’altare raffigurante S. Antonio Maria Claret, è stata collocata in permanenza nella Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone a Roma. Nel 2011 è stato invitato ad esporre dal Prof. Vittorio Sgarbi al Padiglione Regionale della 54esima Biennale di Venezia. Nel 2013 ha realizzato il doppio ritratto di Lucia Bosè e Magaly Solier utilizzato per il manifesto del film ‘Alfonsina y el mar’. Nel 2015 una sua opera è stata esposta nella mostra ‘Il Tesoro d’Italia’ a Expo Milano 2015. Infine, nel 2016, ha realizzato il dipinto ‘Italy – Angel of Peace’ esposto nella sede si Eataly al World Trade Center a New York.

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