La rinascita del Golf Club Parco di Roma: tra tradizione e innovazione

Nel 1999, immerso tra le ondulate colline della periferia di Roma e a breve distanza, appena 10 minuti, dal cuore pulsante della capitale, il rinomato architetto americano P. B. Dye ha dato vita al suo primo progetto europeo dedicato al golf: il Golf Club Parco di Roma.

Il percorso a 18 buche – par 72, insieme all’area di allenamento dotata di 50 postazioni all’aperto, si posiziona nel settore settentrionale di Roma, incastonato tra la via Cassia e la via Flaminia. Si sviluppa in uno scenario impreziosito da tesori archeologici e naturali, avvolto nella serenità delle campagne romane. Il cammino attraverso le buche offre panorami di antichi manufatti e della maestosa cupola di San Pietro all’orizzonte, regalando emozioni indelebili agli amanti del golf. Così, ciascun giro sul campo diviene esperienza irripetibile.

Allo stesso tempo, sia i professionisti che gli appassionati e i principianti trovano spazio per perfezionare le proprie abilità. Ogni buca presenta una sfida unica: alcune con ostacoli di bunker di sabbia bianca, apparentemente ardui anche per i più abili; altri, invece, vantano vasti fairway che invitano a un gioco rilassato.

Il percorso del Parco di Roma è ottimo per i giocatori che vogliono concentrarsi su strategia e abilità tecnica, esigendo precisione nei colpi lunghi e concentrazione nelle vicinanze dei green. Sui green, la qualità del rollio della palla è accentuata da un tappeto di Agrostis A4, una specie erbosa all’avanguardia, selezionata solo per i campi più prestigiosi a livello mondiale. Oggi, questa struttura è riconosciuta e celebrata come una delle più importanti e stimate nel circuito golfistico mondiale, anche grazie alla illuminata presidenza del dottor Pietro Gasbarra, che dal 2019 guida il club con lungimiranza e visione.

Pietro Gasbarra, prima di assumere la presidenza del Golf Club Parco di Roma, ha avuto una carriera brillante come commercialista, specializzato nella gestione aziendale. Il passaggio alla presidenza del club è avvenuto a seguito del lavoro svolto per conto della società per l’acquisizione del compendio immobiliare che oggi fa parte del Golf Club Parco di Roma.

La sua presidenza ha aggiunto grande valore a questa realtà, che oltre a essere uno spazio sportivo rinomato, ora è anche un punto di riferimento per la vita culturale e sociale capitolina.

La gestione precedente del club aveva portato l’istituzione sull’orlo del fallimento, una situazione critica che richiedeva un intervento deciso e una visione innovativa. Gasbarra e la nuova direzione hanno intrapreso un percorso di rinascita, puntando sulla valorizzazione delle risorse esistenti e sull’introduzione di nuove attività che potessero rigenerare l’interesse e l’engagement dei soci e del pubblico più ampio.

Oggi il club conta oltre 1000 associati ed è il terzo d’Italia per dimensioni e il primo per attività giovanili a livello nazionale. A tal proposito, la Golf Academy del club si è affermata come il luogo migliore per i giovani talenti desiderosi di eccellere nel golf e diventare le stelle di domani, nonché per gli appassionati del golf che cercano di perfezionare le loro abilità in un ambiente divertente. L’approccio tecnico condiviso, il rispetto reciproco e l’obiettivo comune tra i sette istruttori di fornire la migliore preparazione possibile costituiscono il fondamento delle numerose vittorie e del successo conseguito finora dall’Academy e dal Parco di Roma.

Il Golf Club Parco di Roma offre agli iscritti la possibilità di organizzare piccoli eventi privati all’interno della Club House. Questo spazio è ideale per concedersi un momento di pausa dopo aver percorso il campo. Creata per offrire ai membri e ai visitatori uno spazio di benessere e socializzazione, è caratterizzata da un design interno accogliente e sofisticato. Offre un’ampia gamma di servizi, inclusa una caffetteria e un ristorante che propone piatti tipici della cucina italiana, preparati con ingredienti sempre freschi e selezionati per la loro eccellenza.

Durante i mesi primaverili ed estivi, è possibile gustare i propri pasti all’aperto, su richiesta. La Club House è inoltre equipaggiata con tre schermi televisivi per la visione dei maggiori avvenimenti sportivi trasmessi su Sky, inclusi i tornei di golf più prestigiosi.

Sotto la guida di Gasbarra, il Golf Club Parco di Roma ha saputo innovare mantenendo fede alla tradizione sportiva che lo caratterizza. La svolta è avvenuta attraverso l’introduzione di tecnologie all’avanguardia e l’apertura verso iniziative culturali che vanno oltre lo sport. Questo approccio ha permesso al club di distinguersi, diventando un esempio di come la tradizione sportiva possa coesistere e beneficiare di innovazioni tecnologiche e culturali.

Uno degli aspetti più significativi di questa trasformazione è l’adozione di golf cart di ultima generazione con batterie al litio e sistemi GPS integrati, che non solo migliorano l’esperienza di gioco ma si inseriscono in un’ottica di sostenibilità ambientale. Il club si configura così come un ambiente green, in cui la natura e la tecnologia si fondono per creare un’esperienza unica per i giocatori e i visitatori.

Gasbarra enfatizza il carattere mentale e fisico del golf, sottolineando come questa disciplina richieda non solo abilità tecniche ma anche una forte componente psicologica. Il golf è visto come uno sport che migliora l’individuo sotto molteplici aspetti, stimolando la concentrazione, la strategia e la resilienza. Questa visione del golf come sport completo si riflette nell’approccio del club, che mira a offrire ai suoi soci non solo campi e strutture all’avanguardia ma anche un ambiente stimolante e arricchente.

Gasbarra ha introdotto eventi culturali, come presentazioni di libri e mostre d’arte, che hanno trasformato il club in un polo culturale. Questi eventi non solo arricchiscono l’offerta del club ma creano anche un ponte tra il mondo del golf e quello dell’arte e della cultura, attirando un pubblico diversificato e stimolando dialoghi interdisciplinari.

Al Parco di Roma, il Club ha organizzato il primo evento al mondo di NFT legato al golf, con artisti che hanno creato opere che sono poi state vendute all’asta. Il club è immerso nell’arte e nella storia e queste iniziative non sono mere operazioni di marketing, ma la naturale evoluzione dell’essenza del club e della sua storia.

La zona che accoglie oggi il Golf Club Parco di Roma è situata nel Paro di Veio. Fin dall’epoca tardorepubblicana, era sede di lussuose abitazioni nobiliari, adornate da ville fastose. Il terreno elevato tra i valloni di Crescenza e Valchetta ha regalato meravigliose scoperte, tra cui spicca la celebre villa repubblicana situata su Monte delle Grotte, visibile percorrendo la Via Flaminia. L’intero altopiano, in particolare la sua parte centrale, fino a recenti indagini rimaneva inesplorato, ma col tempo ha rivelato la presenza di numerose residenze romane l’una accanto all’altra.

Un aspetto distintivo di quest’area è la presenza di un acquedotto antico lungo il margine sud dell’altopiano, caratterizzato da una vasca di decelerazione che si trova vicino alle buche 13 e 14. Questa vasca, parte dell’acquedotto che alimentava le ville, era progettata per regolare il flusso dell’acqua, scopo rivelato da due aperture ad arco che dirigevano il movimento dell’acqua in modo efficace, modificandone la velocità e la direzione. Nell’area tra il green della buca 5 e il tee della buca 6 si trova una vecchia cava di tufo, dalla quale fu estratto il materiale per la costruzione della vicina villa repubblicana su Monte delle Grotte.

Un elemento notevole è un mausoleo in laterizio risalente alla fine del II o inizio del III secolo d.C., posizionato in modo da dominare la valle sottostante e probabilmente visibile dalla Via Flaminia. Questo edificio, di tipo a tempietto con una cripta sotterranea, potrebbe essere stato parte di un complesso più ampio appartenente ai proprietari della villa, utilizzato successivamente anche come punto di osservazione. Questi rinvenimenti arricchiscono di storia e fascino ogni gara e allenamento al Golf Club Parco di Roma, offrendo un’immersione unica nel passato romano della zona.

Il Club è ricco di storia, ma volge uno sguardo ottimista al futuro, ponendosi l’obiettivo di continuare a essere un esempio di sostenibilità, innovazione e inclusività. Oggi il Golf Club è un innovation lab che sta sperimentando nuove strategie di gestione del circolo. Il mindset e i modelli sono quelli della gestione aziendale, in questo modo oltre a promuovere lo sport, attraverso partnership con aziende molto importanti, sviluppa nuove aree di business. L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello di sviluppo del golf in Italia. I progetti futuri includono l’ampliamento delle strutture esistenti, l’introduzione di nuove tecnologie e la prosecuzione dell’impegno nel campo della cultura e dell’arte. La visione di Gasbarra è quella di un club che sia non solo un punto di riferimento per gli appassionati di golf ma anche un luogo di incontro, scambio e crescita per la comunità.

La trasformazione del Golf Club Parco di Roma sotto la presidenza di Pietro Gasbarra è un esempio emblematico di come visione, passione e impegno possano rigenerare un’istituzione e guidarla verso un futuro di successo. La storia del club è un inno all’innovazione che rispetta la tradizione, dimostrando che lo

sport, la cultura e l’ambiente possono convivere armoniosamente, creando valore aggiunto per soci e comunità. Con queste basi solide, il Golf Club Parco di Roma è pronto a navigare verso nuovi orizzonti, mantenendo il suo ruolo di leader nel panorama golfistico e culturale italiano.

 

Foto Ciro Attanasio

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