Nel cuore pulsante dell’Oltrepò Pavese, dove le colline si rincorrono in un susseguirsi di onde verdi punteggiate da antichi manieri, sorge un tempio della spumantistica italiana: la Cantina La Versa. In questo angolo di paradiso enologico, dove il tempo sembra fluire al ritmo lento delle stagioni, la storia millenaria della viticoltura – le cui prime testimonianze scritte risalgono sorprendentemente al 40 a.C. – si intreccia con l’innovazione contemporanea, creando una sinfonia di sapori che ha pochi eguali nel panorama vinicolo internazionale.
Qui, dove il 35% dei terreni è dedicato alla coltivazione del nobile Pinot Nero, l’Oltrepò si erge orgogliosamente come terza area più importante nel mondo per questo prestigioso vitigno, dopo le blasonate regioni della Borgogna e della Champagne. Un primato che non stupisce, considerando come questo territorio, solcato da quattro valli maestose e impreziosito da un’architettura medievale di torri e rocche, rappresenti un ecosistema unico dove la biodiversità gioca un ruolo fondamentale nella creazione di vini d’eccellenza.
La storia della Cantina La Versa inizia in un giorno preciso: il 21 maggio 1905. Fu allora che un gruppo di lungimiranti viticoltori decise di dare vita a un progetto ambizioso: trasformare il Pinot Nero in spumanti capaci di competere con i più rinomati Champagne. Un sogno che, già negli anni ’30, inizia a materializzarsi quando intraprende un percorso di internazionalizzazione, aprendo le porte all’esportazione dei suoi prodotti. Il 1935 segna una pietra miliare nella storia dell’enologia italiana: La Versa produce il Gran Spumante, il primo metodo classico millesimato mai realizzato nel Belpaese, un trionfo che consacra definitivamente l’Oltrepò Pavese come terra d’elezione per le bollicine d’autore.
Al centro di questa straordinaria avventura enologica si trova il Caveau, un luogo quasi mistico dove ogni bottiglia viene custodita come un’opera d’arte inestimabile. È qui che prende vita la magia del metodo classico, in un processo che unisce tradizione secolare e precisione scientifica. La prima fermentazione avviene in acciaio, dove lieviti selezionati con cura certosina iniziano a plasmare l’identità del vino. Ma è durante la seconda fermentazione in bottiglia, che si protrae per almeno 150 mesi, che il nettare acquisisce quella complessità e quella profondità che lo renderanno unico. Il tocco finale, il dosaggio, viene realizzato utilizzando pregiati vini riserva conservati nei grandi formati del Caveau, conferendo a ogni bottiglia un’impronta distintiva e irripetibile.
La gamma delle etichette La Versa rappresenta un viaggio sensoriale attraverso l’eccellenza dell’Oltrepò Pavese. Il 1905, disponibile nelle versioni, Extra Brut, Brut e Rosé, è un omaggio alle origini della cantina. Prodotto esclusivamente da uve Pinot Nero e affinato per 36 mesi sui lieviti, il Brut incanta con il suo perlage finissimo e persistente, regalando al naso un bouquet sofisticato di crosta di pane, nocciola tostata e miele, mentre il Rosé seduce con la sua elegante veste rosa tenue e i suoi delicati sentori fruttati.
Il Testarossa 2017, recente vincitore del prestigioso Wine Hunter Award Gold 2024 (insieme ad altri 5 prodotti), è un’autentica poesia enologica. Realizzato con Pinot Nero in purezza e affinato per 60 mesi sui lieviti, questo spumante è un’esplosione di aromi che spaziano dal ribes alla nocciola tostata, fino alle note balsamiche dell’alloro. La struttura elegante e la freschezza vibrante lo rendono un compagno perfetto per le più raffinate esperienze gastronomiche.
Ma è forse il Collezione a rappresentare l’apice dell’arte spumantistica di La Versa. Questo metodo classico millesimato, nato dall’unione sapiente di Pinot Nero (85%) e Chardonnay (15%) – quest’ultimo fermentato in legno per aggiungere ulteriore complessità – è un vino che sfida il tempo. L’attuale annata 2009, affinata per almeno 174 mesi sui lieviti e 6 mesi in bottiglia, è una testimonianza vivente di come la pazienza sia una virtù fondamentale nell’arte enologica. Nel calice, rivela riflessi dorati e un perlage di estrema finezza, mentre al naso si dipana in un ventaglio aromatico che spazia dalla frutta secca tostata alle erbe officinali, mantenendo una sorprendente freschezza anche dopo la sboccatura.
Nel 2017, la Cantina La Versa è stata acquisita da una joint venture tra Terre d’Oltrepò e Cavit, con l’obiettivo di rilanciare lo storico marchio e valorizzare l’intero territorio dell’Oltrepò Pavese. Successivamente, nel 2020, Terre d’Oltrepò ha completato l’incorporazione di La Versa, assumendone il controllo totale. Questo nuovo assetto aziendale ha permesso all’azienda di consolidare la sua posizione come punto di eccellenza all’interno del gruppo Terre d’Oltrepò, continuando a coltivare una tradizione che guarda al futuro.
Inoltre, la recente trasformazione di Terre d’Oltrepò in cooperativa gerarchica, con l’attivazione di una Spa controllata, ha facilitato nuovi investimenti e attratto ulteriori risorse, supportando i soci e creando sinergie con cantine private. Questa evoluzione organizzativa è stata accolta positivamente dai soci della cooperativa, con l’88% di voti favorevoli al bilancio, confermando il piano industriale e la volontà di rilanciare l’Oltrepò Pavese attraverso competenze e strategie condivise. Sotto la guida del CEO Umberto Callegari, Terre d’Oltrepò ha intrapreso un percorso di rinnovamento e crescita, puntando sulla valorizzazione delle eccellenze locali e sulla promozione di una viticoltura di qualità che possa competere a livello internazionale.
Un riconoscimento significativo di questo impegno è arrivato nel 2024, quando Terre d’Oltrepò ha ottenuto sei premi al prestigioso The WineHunter Award: cinque Gold Awards e un Rosso Award. Tra le etichette premiate troviamo: Collezione 2009 Oltrepò Pavese Metodo Classico BRUT DOCG, il Collezione 2008 Oltrepò Pavese Metodo Classico BRUT DOCG, il 2017 Testarossa Oltrepò Pavese Metodo Classico BRUT DOCG e il 2019 Oltrepò Pavese BLANC DE BLANCS Metodo Classico BRUT VSQ e il 2019 Clefi Oltrepò Pavese RIESLING RISERVA DOC, quest’ultimo della cantina Casteggio.
Ogni bottiglia che esce dalla cantina La Versa non è semplicemente un vino: è un racconto che intreccia arte, passione e tradizione. È la storia di un territorio che ha saputo trasformare una vocazione millenaria in un’eccellenza contemporanea, dove ogni sorso racconta di colline accarezzate dal sole, di mani sapienti che lavorano la terra e di un’attesa paziente che si trasforma in pura magia nel calice. La Versa è molto più di una cantina: è un patrimonio vivente dell’enologia italiana, un luogo dove il tempo si fa sapore e dove ogni bolla racconta una storia di eccellenza lunga più di un secolo.