Un calice di vino per raccontare Alessia Meli

Artisti e poeti continuano a trovare il senso della vita in un bicchiere di vino. Pensiero questo di Joy Sterling, una donna appassionata di vino, grande viaggiatrice avventuriera che oggi lega il suo mondo, al mondo del vino facendone un tutt’uno.

Apprezzare una bevanda e farne un nostro diario segreto a cui affidare i nostri sogni, i nostri desideri e le nostre aspirazioni, è cio  che ha fatto la direttrice del Food e Beverage presso Palazzo Ripetta a Roma, Alessia Meli.

Un vino greco di tufo è stato il suo primo innamoramento e approcio al vino, a cui già il padre l’aveva instradata e da lì seguire innumerevoli bottiglie, etichette, cantine e incontri, che in un modo e in un altro,  hanno segnato la carriera di una giovane donna, che sapeva che il vino e soltanto il vino, sarebbe stato il suo passaporto professionale. Forte della sua caparbietà e della sua determinazione, e combattendo  innumerevoli battaglie con se stessa prima, e con gli altri dopo, e superando molti ostacoli, Alessia vince una scommessa importante divenendo manager del ristorante Uliveto  presso  Rome Cavalieri,  Waldorf Astoria Hotel. Crescere con la delicatezza alimentare, con la sinestesia di tutti i sensi, scoperta ed emozione continua, questo è stato nella sua adolescenza e maturità il vino per Alessia, strumento che la fa commuovere, un veicolo di comunicazione importante, a cui lei ha affidato la sua essenza di vita, e di donna, il suo essere autentico.

Il Vino è per Alessia quella bottiglia a cui davvero farsi trasportare e affidare segreti, sogni e aspettattive, un microfono quasi, con cui parlare e confrontarsi ogni giorno e ogni giorno accrescere il suo sapere e la sua cultura.

Una donna Alessia che misurandosi in un mondo elegante e di grande spessore, con studi e viaggi, ha saputo trovare il suo posto nel mondo e ha saputo comunicare con la passione, che la si legge negli occhi, la bevanda del vino anche ai neofiti , portandoli a sorseggiare anche pezzetti della sua vita e del suo presente. Il De Russie prima Astoria dopo, e Residenza Ripetta oggi, sono alcuni dei tasselli della carriera di una donna, che lasciata una carriera forense non ha pensato un minuto a sorseggiare subito la sua vera passione, il vino, a sorseggiare il  bicchiere prima del sogno e poi dell’avvenire professionale, che oggi la porta ad essere una donna realizzata. Il vino per Alessia è tutto nell’osservarlo, nel raccontarlo, nell’annusarlo, nel gustarlo; lei vede la sua anima  rispecchiata in un calice bianco soprattutto, ma anche rosso, e nel riflettere il suo io, la sua parte bambina, il suo essere adolescente, alla ricerca del suo futuro pur con mille regole e obbedienze, e poi il suo lancio, il suo volo e il suo tuffarsi in un mare magnum di gradi riconoscimenti e gratificazioni. Equilibrista della sua vita e grande giudice severo, Alessia pretende molto da sè e dagli altri, cerca sempre l’armonia e la perfezione perchè soltanto in essa vede un lavoro, un lavoro finito e e perfetto proprio come la sua  vita che nel vino ha visto chiudere un cerchio ed espletato un suo perchè.

“Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione”.

Lo sosteneva il grande poeta romano Ovidio ma può essere anche una frase di Alessia che è in ogni istante della sua esistenza pura passione.

 

 

 

 

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