Antonio Pellegrino.La semplicità è la vera forma della genialità

Con Eventi andiamo in Basilicata, questa volta, alla scoperta di un giovane e brillante cuoco, che fa della semplicità e del rispetto della tradizione la sua forza. Conosciamo Antonio Pellegrino.

Antonio Pellegrino è uno cuoco trentenne, brillante ed estroso, originario di un piccolo centro in provincia di Matera, Pomarico. Come in tutte le regioni del meridione italiano, in quella lucana, la cucina è una vera e propria forma d’arte. Il sugo al pomodoro della domenica, lo spezzatino di agnello con patate, la carne arrosto e l’insalata dell’orto sono state il motore primo della sua profonda passione, iniziata quando aveva solo 6 anni, durante i pranzi con tutta la famiglia riunita. Per non parlare dei dolci: biscotti alle mandorle, le chiacchiere e le cartellate durante le festività, dolcezze indimenticabili. Crescendo, la sua passione è divenuta sempre più profonda e lo spingeva a fare mille domande alla zia che lavorava in cucina così, all’età di 13 anni, inizia la sua carriera come commis di cucina in un hotel e sala ricevimenti, per poi trascorrere i tre anni successivi in giro per l’Italia per le stagioni. Particolarmente significativi i due stage fatti a Livigno, dove ha imparato le basi del mestiere: passione, sacrificio, costanza e volontà ferrea, oltre, naturalmente alla tecnica. Alla fine della scuola, Antonio è ritornato in Valtellina, prima all’hotel Adele e poi al Margherita, sotto lo chef Domenico, che gli ha insegnato l’umiltà e le capacità di controllo e gestione. Successivamente si è spostato a Roma, dove ha lavorato al ristorante La Buvette, con lo chef Danilo Sassano e i suoi collaboratori, che gli hanno trasmesso la “scossa” che lo ha spinto a credere che la cucina sarebbe stata la sua vita. In seguito, Pellegrino ha lavorato al Giolitti di Piazza Mazzini, dove ha scoperto la pasticceria, sotto l’ala protettrice dello chef pasticciere Lucio Fiorino, membro dell’Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani). Questa è stata per lui una tra le esperienze più belle del suo mestiere e con il tempo ha imparato tutte le tecniche e le basi di questa meravigliosa arte. In seguito, la sua esperienza si è spostata all’estero, precisamente in Belgio a Gent, dove ha lavorato tre anni nella cucina del ristorante Mezzogiorno, locale in cui è d’obbligo una rigorosa e appassionata ricerca delle materie prime, tutte made in Italy, che hanno riportato Antonio al suo ambiente e alla tradizione della sua regione, attraverso i profumi, gli aromi, i sapori e l’accoglienza calorosa del sud. A questa si è poi aggiunta l’esperienza alla Cast Alimenti di Brescia, la famosa scuola di cucina e pasticceria. Finora, per lui, questa è stata l’esperienza più bella e importante. Qui ha potuto assistere gli chef più rinomati e richiesti del panorama italiano, imparare dalla loro umiltà, assorbendo a tempo pieno la loro saggezza. Dopo questa parentesi speciale, Pellegrino è tornato in Belgio, a Mechelen, nella cucina de L’Artista, altro ristorante “tricolore”. Oggi, il giovane cuoco è al Per BACCO, ancora a Gent, con il collega Oreste; la loro è una cucina incentrata totalmente sul rispetto delle materie prime, sulla ricerca dell’equilibrio di sapori e profumi e sul rispetto della tradizione italiana, in ossequio alle loro origini che stanno lentamente sparendo nei cittadini italiani che vivono e lavorano all’estero. Nel suo futuro vorrebbe ancora viaggiare, per appagare la sua sete di conoscenza, per poi aprire un locale tutto suo, dove accogliere con qualità e cortesia i suoi clienti.

Box informazioni:

Antonio Pellegrino

Email: pelle.ant@hotmail.it

 

Manuela Pacelli

Foto Oreste Lalli

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