Di Battista torna dalle vacanze: “Non mi candido alle Europee. E finite le elezioni, scappo in India”

L’ex deputato grillino, dopo una lunga vacanza in cui si è improvvisato giornalista e reporter per Il Fatto Quotidiano, torna in Tv nel salotto di “Che tempo che fa” per cercare di risollevare le sorti di un partito che, da quando ha siglato il “contratto di governo” con il ben più scafato Salvini, ha visto un preoccupante calo dei consensi.

L’ingresso nelle stanze del potere non ha fatto bene alla banda capitanata da Di Maio: ora che dall’opposizione dura e pura sono passati dall’altra parte infatti il malcontento della base elettorale cresce giornalmente, e la recente “uscita a vuoto” dell’ideologo Grillo sui vaccini (il comico genovese si è macchiato della grave colpa di aver firmato un manifesto a favore della scienza) non ha di certo calmato le acque di un mare che da piatto sta mostrando i primi venti di un cambiamento forse non troppo benevolo dei confronti dei pentastellati.

Chi meglio del belloccio della Capitale, l’uomo che per decidere di questioni di importanza nazionale come le Olimpiadi si confronta con il suo saggio ed esperto meccanico, il non più ragazzo con il vocabolario e l’immaginario di un indomito teenager (“bello, bello, bello, in modo assurdo”) e la faccia d’angelo, per ripulire l’immagine di un movimento nato popolare che si sta sempre più sporcando di potere? Il buon Di Battista, avendo fiutato la fregatura elettorale del marzo scorso, ha ben pensato di “scappare” preventivamente in vacanza dall’Italia per mantenersi duro e puro agli occhi degli elettori grillini per, un giorno (chissà), raccogliere l’eredità di un Di Maio divorato da Salvini e presentarsi alle prossime elezioni come salvator Patriae del grillismo.

Non sorprendono dunque le dichiarazioni rilasciate a Fabio Fazio: “Non mi candido alle europee”; “Salvini restituisca i 49 milioni” (come se il leader leghista fosse direttamente coinvolto nel caso); “la TAV? La più grossa sciocchezza che possa fare questo Paese, è tutta una tangente”; “il PD? Si sono suicidati, il governo con la Lega era inevitabile ma dopo le europee spero in un ribaltamento di forze nel governo”. Di Battista però ha già la testa altrove, non ha tempo per fermarsi a guardare l’amico fraterno di Pomigliano subire le sferzate del ben più attrezzato amico-nemico del Carroccio: “Dopo le europee vado in India”.

Alavida Di Maio! Hare Krishna!

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