Studenti Sapienza, tanti al voto ma sapendone poco

Quanto ne sanno gli studenti della Sapienza, il più grande ateneo d’Europa, sull’Unione europea? Circa quattro su cinque si presenteranno alle urne il prossimo 26 maggio, ma quanti di questi sono a conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi delle normative dell’Ue?

Abbiamo sottoposto a 233 studenti della Sapienza un questionario di 10 domande online a risposta multipla in vista delle elezioni europee. I principali dati emersi da questo sondaggio sono i seguenti:

La ‘carica’ degli studenti alle urne Il 76,8% degli studenti, circa quattro su cinque, risponde “presente” all’impegno elettorale per le europee. Un dato positivo che dimostra l’attenzione dei giovani al contesto europeo nonostante il clima di generale overdose informativa.

“So di non sapere” Se è vero che più della metà degli intervistati (il 60,5%) andrà al voto consapevole degli schieramenti politici in lizza per le elezioni, è anche vero che uno studente su quattro (24,9%) tra quanti hanno risposto brancola ancora nel buio. Quello che emerge dai dati è che, “tra il dire e il fare” del 39,5% degli studenti, aleggia ancora lo spettro della disinformazione.

Stati Uniti d’Europa Abbiamo, con intento provocatorio, proposto agli intervistati una domanda per sondarne lo spirito europeista. La questione ha generato uno spartiacque: è risultato che poco più della metà degli studenti (54,9%) è favorevole all’idea della creazione di un’Unione di Stati federale sul modello statunitense.

Analogamente, il loro spirito europeista risuona all’unanimità per i vantaggi che l’Ue offre agli studenti, come il programma Erasmus o le convenzioni dei musei. Infatti, ciò che emerge è l’utilità delle agevolazioni europee come opportunità di sviluppo personale e intellettuale.

In alto mare Nonostante il forte attaccamento degli studenti alla causa europea, permane una sostanziale perplessità circa le politiche messe in atto dall’Ue sul fronte dell’immigrazione, argomento che hanno a cuore. Prevale l’idea che l’Italia sia penalizzata con grandi svantaggi.

Tirando le somme Il primo dato che colpisce è sicuramente l’alta affluenza degli studenti alle urne europee, soprattutto perché sono tra le categorie più penalizzate dal trovarsi in un comune diverso da quello di residenza e c’è da immaginare che molti di quelli che non andranno a votare lo faranno per questo motivo.

Il forte interesse verso l’Europa è confermato dall’eclatante dato sull’opportunità della creazione di un’Unione di Stati federali: la maggioranza è favorevole. Interesse per

l’Europa che non è però acritico: se quasi tutti apprezzano le politiche europee per gli studenti, la maggior parte è contrariata dalle omologhe sull’immigrazione. Infine, accanto a un incoraggiante interesse, si rileva un’ancora insufficiente informazione sulla materia europea.

Ilaria Alleva, Elena Cecconelli, Martina Grillotti, Lorenzo Larcan, Francesco Saverio Vernice

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