A Pompei viene alla luce lo scrigno di una fattucchiera d’epoca romana

Una scoperta ai limiti del magico a Pompei. Nel corso degli scavi nella Regio V è venuto alla luce il corredo di una fattucchiera dei tempi dell’antica Roma: amuleti, simboli scaramantici e monili utilizzati non solo per ornamento personale ma prima di tutto per combattere la malasorte. Uno scrigno che custodisce segreti e usanze della vita quotidiana di duemila anni fa.

Stiamo parlando di 140 piccoli oggetti, ritrovati all’interno di una cassa in legno di cui si sono conservate anche le cerniere in bronzo, nella Casa del Giardino all’interno della Regio V, poi restaurati e riportati al loro splendore dal Laboratorio di Restauro del Parco Archeologico di Pompei. Non si tratta di un ”semplice” portagioielli femminile d’epoca romana: tra i monili e le pietre ritrovati, ci sono gemme a forma di scarabeo dal richiamo orientale, ambre provenienti dal Baltico, pugni chiusi, teschi, falli apotropaici, ma anche denti di cane e capra.

Manufatti che avevano poteri straordinari: allontanare la sfortuna, ma anche aumentare l’erotismo e la fertilità, oltre a influire sulla buona salute. Antiche tradizioni che riemergono grazie al ricco corredo ritrovato, arrivato fino a noi a causa all’impeto del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. I preziosi saranno presto esposti nella Palestra Grande, in un’esposizione che si propone come seguito di “Vanity”, la mostra da poco conclusa.

Ha spiegato Massimo Osanna, direttore del Parco archeologico di Pompei, che l’assenza di pietre preziose, come oro, e la posizione del ritrovamento, all’interno di una cassetta in un ambiente di servizio, forse una cucina, fanno pensare che la cassetta poteva appartenere ad una serva che si occupava di alcuni rituali: monili che non venivano indossati per motivi puramente estetici, ma in occasione di alcune funzioni, forse con significati principalmente erotici e taumaturgici.

Ma gli studi sulla Casa del Giardino sono di fatto ancora agli inizi ed è presto per trarre conclusioni. Mentre l’analisi del tesoro ritrovato è solo agli albori, gli archeologi stanno cercando di ricostruire la storia degli abitanti di quella abitazione: sono stati ritrovati nell’atrio i resti di dieci persone, un gruppo interamente composto da donne e fanciulli. Gli uomini erano usciti di casa, probabilmente per controllare quanto stava accadendo in quel tragico giorno al Vesuvio. Di questa famiglia doveva far parte la fattucchiera, forse una serva, ma la storia è ancora tutta da scoprire.

Foto: Cesare Abbate/Ansa

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