“NEW YORK: MANHATTAN”.

In questo mio nuovo articolo vi voglio descrivere il mio fantastico viaggio a New York con mio figlio, un giovane e talentuoso artista.

New York è un’enorme metropoli non certo semplice da inquadrare a livello geografico essendo ripartita in contee, distretti e quartieri. Manhattan è uno dei cinque distretti (borough) della città, il più celebre e visitato, infatti la quasi totalità delle attrazioni e dei quartieri da conoscere è qui.

Ma cosa significa Manhattan? L’ipotesi è che questo nome assolutamente esotico derivi dalla parola Mannahatta, che nella lingua dei nativi Lenape significava pressoché “isola dalle molte colline”. L’area fu chiamata in tale modo per l’esistenza provvidenziale di boschi e foreste, che venivano utilizzate dagli autoctoni per la raccolta di legname.

Essa è in genere riconosciuta come il centro economico degli Stati Uniti, troviamo appunto Wall Street sede della Borsa di New York, la più grande borsa valori del mondo per quantità di scambi e il quartier generale delle Nazioni Unite.

L’isola di Manhattan è il cuore pulsante della città, in tale luogo sono ubicate oltre a Wall Street, Times Square, Broadway, Central Park, la One World Trade Center e il Memoriale, Brooklyn, la Statua della Libertà e tanto altro ancora.

Times Square è uno dei posti più frequentati della Grande Mela, ed è il luogo in cui Broadway e la Seventh Avenue si incrociano. Time Square è nota come “Crossroads of the World” (crocevia del mondo), ed è famosa non solo per i suoi giganteschi cartelloni pubblicitari ma anche per i grandi flagship store; inoltre è il luogo ideale per tutti gli appassionati di musica: qui ogni giorno circa quaranta teatri mettono in scena i loro spettacoli di Broadway.

Central Park è il giardino di New York, questo paradiso verde è un posto in cui rilassarsi e godersi la natura. Esso nel cuore di Manhattan è fondamentale per i newyorkesi per fuggire dalla confusione e dal caos.

Nel National September 11 Memorial & Museum si deve necessariamente rendere omaggio anche al Memoriale; la sua realizzazione cominciata nel 2006, si è protratta per cinque anni, infatti il Memoriale ed il museo annesso sono una celebrazione delle vittime del tragico 11 settembre, esso è il luogo preciso dove si ergevano le Torri Gemelle. Attualmente al posto di ciascuna torre sono state create due fontane e a poca distanza è stata edificata la One World Trade Center, conosciuta come Freedom Tower; la torre è alta 1776 piedi (541 metri), tale altezza non è un caso, è dunque la data della Dichiarazione d’Indipendenza Americana.

Il Ponte di Brooklyn, eretto tra il 1869 e il 1883, collega Manhattan con il quartiere più abitato della città, appunto Brooklyn, ed è uno dei monumenti più celebri e spettacolari della Grande Mela. Esso ha una lunghezza di 1,8 chilometri e ciò lo ha reso il ponte sospeso più grande del mondo. La sua caratteristica principale sono le due torri in muratura a cui sono collegati i molteplici cavi, le torri con grandi archi gotici arrivano ad un’altezza di 84 metri essendo così oggi una delle strutture più alte di New York. Pertanto per la sua lunghezza e le due torri maestose, è stato denominato “l’ottava meraviglia del mondo”.

La Statua della Libertà ed Ellis Island è stata l’ultima importante nostra tappa, opera essenziale per la storia della città e degli States; è infatti stata in passato la porta di accesso per più di 12 milioni di migranti che giungevano in tale luogo alla ricerca del sogno americano.

Camminando avenue dopo avenue, abbiamo visto mutare ininterrottamente il tessuto urbano di New York che appare continuamente in evoluzione sia verticale che orizzontale. Parliamo dei quartieri multietnici di Little Italy e Chinatown, del lusso di Fifth Avenue, delle vibes alternative di Greenwich Village, dell’ambiente irripetibile attuato dai palazzi in ghisa e mattoni rossi con le scale antincendio peculiari di Soho, delle raffinate abitazioni dei quartieri intorno a Central Park, dell’anima afroamericana di Harlem e altro ancora.

Riguardo gli straordinari ed irripetibili grattacieli che abbiamo visitato citiamo: l’Empire State Building: il celebre palazzo in cui sono situati molti uffici aziendali, eseguito nel 1931. Esso in stile Art déco e alto 381 metri è stato inizialmente progettato con lo scopo di farlo diventare il più alto del mondo. Al suo interno accoglie esposizioni anche interattive con la sua terrazza determinata da una visuale spettacolare su Manhattan.

Il grattacielo One Vanderbilt ebbe inizio nel 2016, esso è caratterizzato da 67 piani, con grandissime vetrate che consentono di illuminare attraverso luce naturale tutti gli angoli delle sue sale progettate con uno stile open-space senza colonne. Tra i piani 57 e 59 c’è una delle sue parti più coinvolgenti, un belvedere chiamato Summit ovvero uno dei punti panoramici più alti del centro di New York, il luogo migliore da cui contemplare il maestoso skyline di Manhattan. Arrivati sulla sommità, si può usufruire appunto di 6000 metri quadrati per guardare dall’alto la Grande Mela ed i suoi posti più iconici come Central Park, l’Empire State e l’edificio Chrysler. Il belvedere è suddiviso in svariati livelli con sale, bellissime terrazze, vetrate sospese, regalando un’esperienza sensoriale totale.

Il Guggenheim Museum nasce per ospitare le opere legate alle avanguardie artistiche della prima metà del Novecento collezionate da Salomon R. Guggenheim, magnate statunitense e filantropo appassionato d’arte.

Egli per accogliere le sue numerosissime composizioni decise di far edificare un palazzo appropriato. Nel 1943 il progetto fu commissionato all’architetto Frank Lloyd Wright e quindici anni e settecento bozzetti dopo il museo fu ufficialmente inaugurato: era il 21 ottobre 1959.

Le sue linee armoniche contrastano sensibilmente con i grattacieli rettangolari di Fifth Avenue. Frank Lloyd Wright voleva realizzare un ambiente tranquillo e spazioso, e una delle tecniche impiegate fu quella di aumentare la larghezza dei marciapiedi davanti l’edificio. Non è una coincidenza che il museo con la sua forma naturale sia stato realizzato nelle immediate vicinanze di Central Park. L’architetto ne progettò con attenzione la struttura per integrarla nell’ambiente del parco limitrofo.

Il complesso diventò il suo capolavoro ma egli purtroppo si spense sei mesi prima dell’inaugurazione.

il Guggenheim ci lascia senza parole sia per il suo esterno che per il suo interno. Tutto il museo ha una forma circolare e il pubblico percorre i vari piani a spirale contemplando i capolavori. Ma l’edificio è dotato di un design ancora più ingegnoso: il soffitto dell’ingresso è stato volutamente attuato più basso in modo che la parte del museo a forma di spirale, con lucernaio nel tetto, appaia più vasta e più alta di quanto non sia in realtà. Un’illusione ottica.

Il Guggenheim ha una sua simbologia: si identifica con uno ziggurat capovolto, l’obiettivo di Wright era quello di creare una nuova Torre di Babele che legasse i popoli con la cultura, in questo caso con l’arte.

Nella sua collezione sono presenti moltissime opere insigni. Nel 1976, Justin K. Thannhauser, uno dei più illustri collezionisti di arte moderna lasciò al museo composizioni di Paul Cézanne, Edgar Degas, Pablo Picasso, Vincent van Gogh, oltre ai dipinti di Wassily Kandisky ospitati. La maggior parte dei pezzi lungo le pareti oblique della spirale sono determinati da mostre temporanee.

Il Met Fifth Avenue: Metropolitan Museum of Art, presenta oltre 5000 anni di opere d’arte che rappresentano tutte le culture ed i periodi storici.

Dal momento in cui ha aperto ai visitatori nel 1880 nell’odierno edificio realizzato in Central Park, la struttura si è ingrandita fino ad occupare più di 186000 metri quadrati.

Attualmente l’arte si anima sia nelle gallerie del museo che attraverso le esposizioni temporanee e gli eventi, manifestando nuovi orizzonti e scambi mediante il tempo e la cultura.

L’architettura è neogotica in mattoni rossi, progettata dagli architetti Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould. Il museo però ha continuato ad ingrandirsi durante gli anni aggiungendo tra l’altro il tipico prospetto in stile Beaux-Arts dell’architetto Richard Morris Hunt ed è stato terminato nel 1926.

Sono permanentemente mostrate composizioni risalenti all’antichità classica e all’antico Egitto, quadri e sculture di quasi tutti i più eminenti Maestri Europei, e un’ampia collezione di arte statunitense e moderna.

Il Met ha anche una cospicua quantità di capolavori africani, asiatici, dell’Oceania, bizantini e islamici. Il museo contiene poi delle collezioni enciclopediche di strumenti musicali, abiti, accessori d’epoca, armi ed armature antiche provenienti da tutto il mondo. Nelle gallerie del museo sono sempre ospitate importanti ricostruzioni d’interni che vanno dalla Roma del I secolo al moderno design statunitense.

Il MoMA: Museum of Modern Art è posto all’11 West 53rd street, tra la Fifth Avenue e la Sixth Avenue.

Tale Museo ha avuto una funzione decisiva per la promozione dell’arte moderna internazionale ed è a livello universale distinto come uno dei più rilevanti del pianeta. La collezione all’interno del MoMA è un’impareggiabile selezione d’arte moderna e contemporanea e spazia dall’architettura alla fotografia, passando per serigrafia, design, arte multimediale e gli immancabili dipinti e sculture eseguiti dalla fine del XIX secolo ad oggi.

Il museo fu fondato nel 1929 con il fine di diventare un’istituzione educativa per un pubblico di ogni età. Possiede una collezione permanente tra le più invidiate sulla terra a cui aggiunge programmi educativi di altissima qualità. Ha ancora una dottissima biblioteca, archivi e un laboratorio di conservazione, tutti inseriti tra i più autorevoli centri internazionali di ricerca.

Tra i Maestri presenti non si possono non menzionare: Claude Monet, Pollock, Chagall, Cézanne, Degas, Van Gogh, Henri Toulouse-Lautrec, Rotcho, Pablo Picasso, Salvador Dalì, Jackson Duchamp, Umberto Boccioni.

Al MoMA c’è inoltre una grandissima raccolta di pellicole d’autore che vanno dalle sperimentazioni di Andy Warhol, fino ad Alfred Hitchcock; in galleria anche una prestigiosa sezione rivolta al design con opere di George Nelson, Charles e Ray Eames e Isamu Noguchi.

Arte moderna e contemporanea? Troppo concettuale? Non tutti la capiscono.

Però ciò è il Whitney Museum, caratterizzato da un nuovo edificio da poco edificato, che si trova nella parte sud ovest di Manhattan, vicinissimo al Greenwich Village, al quartiere Chelsea e alla riva dell’Hudson River.

Dal 27 settembre 1966 al 20 ottobre 2014 la sede del museo fu il Palazzo Breuer, progettato da Marcel Breuer e ubicato all’incrocio tra Madison Avenue e la 75° Strada. Il 1° maggio 2015, il museo ha riaperto una nuova sede progettata da Renzo Piano, situata nel Meatpacking District, accanto al limite meridionale della High Line.

Dell’edificio si evidenzia la sua asimmetricità e il tutto ci rammenta un misto tra un edificio industriale, una enorme nave, una locomotiva, un centro uffici: in sostanza sembrano essere rappresentati i luoghi cardine della modernità in maniera da non scordare la problematicità della nostra età. Sintomaticamente i lati corti della struttura affacciano su due elementi, al primo sguardo naturalistici, ma che da sempre si rivolgono alla crescita tecnologica propria dell’uomo. Ancora il palazzo presenta il più grande spazio espositivo privo di colonne a New York.

La collezione del Whitney Museum of American Art è determinata da 23000 pezzi, tra cui le opere di Hopper, Man Ray, Jackson Pollock, Keith Haring e molti altri.

Il Museo di Storia Naturale: American Museum of Natural History è fra le attrazione più visitate della città soprattutto dopo aver fatto da protagonista nel divertentissimo film “Una notte al museo” con Ben Stiller.

Il museo coinvolge adulti e bambini riattraversando la storia naturale, le scienze e l’evoluzione della Terra dai suoi inizi fino ai giorni nostri, con reali ricostruzioni di ambienti e habitat naturali; parliamo infatti di uno dei musei di storia naturale più ampli del mondo. All’interno uno spazio di quasi 20000 metri quadrati espone una collezione straordinaria di reperti originali e ricostruzioni (piante, animali, fossili, minerali, rocce, meteoriti, manufatti).

Impossibile non notare il grandissimo scheletro di mamma-dinosauro che accoglie il pubblico nella grande hall. Altri dinosauri sono nell’ala dedicata con esatte ricostruzioni e mostre interattive.

Ci sarebbe tantissimo altro da raccontare, ma qui ho preferito sottolineare alcuni punti centrali di un viaggio artistico e culturale splendido nella Grande Mela a New York.

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