II giardino di Ninfa del Lazio

E’ riaperto da sabato 6 aprile 2019 lo splendido giardino di Ninfa, un giardino all’inglese, dichiarato uno dei più belli e romantici al mondo dal New York Times. Piante e alberi secolari provenienti da vari continenti, frutti carnosi, fiori dai colori abbaglianti, l’azzurro della lavanda, le tante varietà di rose ed i dolci ruscelli che si intersecano nel terreno formando piacevoli cascatelle sono lo spettacolo che attende il visitatore. Uno spettacolo fatto di suoni, profumi e fruscii di foglie che può essere percepito anche ad occhi chiusi. Le fioriture stagionali di rose, garofani, papaveri, peonie, begonie, lavanda, salvia e rosmarino arricchiscono il giardino di Ninfa in cui prospera anche una fauna quanto mai varia: il martin pescatore, il picchio rosso, l’assiolo, il falco pellegrino convivono con il tasso, l’istrice, la volpe, la faina, il riccio e la donnola. Un viaggio nella natura; il tutto inserito nella cornice del parco naturale di Pantanello, che si estende per 100 ettari precedentemente destinati a culture agricole, dove sono stati ricreati gli ambienti umidi che caratterizzavano la pianura Pontina. A partire dal 1976 infatti, su un’area di circa 1800 ettari intorno al giardino, è nata un oasi del WWF che mira alla protezione della fauna nel comprensorio di Ninfa; è stato realizzato un impianto boschivo e un sistema di aree umide per agevolare la sosta e la nidificazione dell’avifauna e allo stesso tempo si è cercato di ricreare, su un area di 15 ettari, la vegetazione tipica della zona, ossia quella prettamente paludosa, già esistente fino agli anni 30, prima che la zona Pontina venisse del tutto bonificata. L’area si trova sulla traiettoria di una delle principali rotte migratorie percorse da uccelli che, provenienti da paesi africani, si trasferiscono in varie aree dell’Europa. Monumento naturale regionale del 2000, il giardino di Ninfa si estende per circa 8 ettari, ombreggiati da 1300 piante ed essenze floreali provenienti da ogni parte del mondo, in un habitat che le rende rigogliose: salici, pioppi, olivi, aranci, limoni, melograni ma anche aceri nipponici, betulle boreali, alberi dei tulipani, aceri dello zucchero, bambù, ciliegi cinesi, calle etiopiche. La storia di questo luogo inizia a metà dell’VIII secolo, quando fu donata dall’Imperatore di Costantinopoli a Papa Zaccaria. Da allora fu proprietà dei Conti di Tuscolo e dei Frangipane, per essere poi distrutta dall’Imperatore Barbarossa, prima di passare ai Conti di Ceccano e agli Annibaldi e infine diventare feudo della famiglia Caetani. La città fu nuovamente distrutta nel 1382 e abbandonata. Solo nel 1920 Ninfa risorse, grazie a Gelasio Caetani e successivamente, Roffredo e sua moglie Marguerite Chapin, che si dedicò alla cura del giardino. La magnificenza dell’attuale oasi naturalistica è dovuta a Leila Caetani che lo rese una creazione sui generis, non coincidente con modelli o mode del tempo. Leila e il marito, Huben Howard, aprirono il giardino di Ninfa prima a pochi estimatori e poi a un pubblico più ampio, e istituirono la fondazione Caetani che tutt’ora gestisce il giardino e le rovine di Ninfa. Nel 2018, il giardino di Ninfa è entrato a far parte del sistema dei Parchi Letterari, per essere stato la musa ispiratrice di scrittori e poeti del calibro di Virginia Woolf, Giuseppe Ungaretti e Alberto Moravia. Il Parco Letterario è intitolato a Marguerite Chapin; esso propone 6 appuntamenti, con cadenza mensile, per una passeggiata nel giardino accompagnati da attori professionisti che ne racconteranno l’incanto attraverso le parole di poeti e scrittori che in passato ne rimasero ammaliati e trasferirono in parola la sua magia. Tra i riconoscimenti al giardino di Ninfa: nel 2015, ha vinto il concorso “il Parco più bello d’Italia” nella categoria parchi privati, prevalendo su circa 1000 gioielli naturalistici dello stivale; nel 2018, conquista il secondo posto all’European Garden Award nella categoria l’eredità europea dei giardini e del giardinaggio, un premio attribuito dall’EGHN-European Garden Heritage Network con 190 parchi e giardini in 14 paesi d’Europa. Il giardino di Ninfa è aperto solo in alcuni periodi e viene visitato da circa settantamila turisti all’anno. Per godere appieno di questo spettacolo è stata lanciata l’iniziativa “Ninfa nelle stagioni”, ovvero un biglietto unico per visitare il giardino nelle 4 stagioni (con posti e date limitati) che consente di cogliere la bellezza dei colori, dei profumi del giardino e fra i ruderi della scomparsa città di Ninfa, in tutte le loro variegate sfaccettature. Un’iniziativa dedicata soprattutto agli appassionati di piante e fiori, ma anche a chi desidera cogliere da vicino le affascinanti mutazioni della natura che segnano il passare del tempo.

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