#CarFreeWeek: a settembre si torna a lavoro in bicicletta con la Settimana Europea della Mobilità (sostenibile) 

Giunta alla 17° edizione, torna la Settimana Europea della Mobilità: dal 16 al 22 settembre 2018, migliaia di città e milioni di cittadini europei festeggeranno la mobilità sostenibile per lanciare un messaggio di cambiamento a favore di stili di vita migliori, dentro e fuori le metropoli.

Tema dell’edizione di quest’anno sarà la “Multimodalità”, cioè la combinazione di differenti mezzi di trasporto per effettuare un singolo viaggio, per il quale è stato scelto lo slogan “Cambia e vai”: abbracciare il concetto di multimodalità significa ripensare il modo in cui ci si muove nelle città e sperimentare nuove forme di mobilità e metodi di trasporto alternativi, avvalendosi anche della tecnologia a disposizione, come le applicazioni e le piattaforme online che offrono un supporto allo sviluppo di una mobilità locale più efficiente, economica ed ecocompatibile.

Ad affiancare le amministrazioni pubbliche nell’iniziativa saranno impegnate in prima linea  le associazioni di settore come FIAB Onlus, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che dal 1988 promuove la diffusione della bici quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell’ambiente urbano ed extraurbano.

Proprio in occasione della prossima Settimana Europea della Mobilità, FIAB lancia #CarFreeWeekla sfida a non utilizzare la propria automobile per una settimana.

Per partecipare alla #CarFreeWeek è sufficiente scegliere per tutti gli spostamenti quotidiani in città, e in particolare per i tragitti abituali come il lavoro o un aperitivo con gli amici, alternative sostenibili come andare a piedi, in bicicletta o muoversi con i mezzi pubblici, anche in forma intermodale, ossia abbinati tra di loro nei percorsi, come ad esempio “treno + bicicletta”.

Ma perché è importante ricercare un sistema di mobilità più sostenibile e promuoverne la cultura all’interno delle città? Innanzitutto, sappiamo bene quanto sia dannoso per l’ambiente (e conseguentemente anche per la nostra salute) l’eccessiva immissione nell’aria di CO2 da parte dei mezzi di trasporto tradizionali come le automobili. Negli intenti dell’Unione europea, infatti, promuovere l’uso della bicicletta rientra nelle politiche strutturali di coesione nell’ambito dei trasporti e del turismo, in cui viene richiesta cooperazione da parte delle amministrazioni locali con relativi piani di sviluppo. Le città rappresentano una parte critica del sistema di trasporti, come sottolineato dal piano di azione della Commissione europea sulla mobilità urbana: oltre il 72% della popolazione europea vive in aree urbane, e il dato è destinato ad aumentare (fonte: “Direzione generale delle politiche interne dell’Unione. Unità tematica B: politiche strutturali e di coesione trasporti e turismo” del Parlamento europeo). Le città sono la forza trainante della crescita economica e dello sviluppo, se si considera che circa l’85% del PIL dell’Unione è generato nelle aree urbane. Al contempo, il 40% delle emissioni totali di CO2 e il 70% di emissioni di altre sostanze inquinanti sono imputabili al traffico urbano.

La cultura della bicicletta, dunque, sembra essere una risposta efficace alle sfide odierne in vista di un futuro migliore: La cultura della bici è l’impronta della nostra democrazia, dell’uguaglianza e della solidarietà, è quanto sostiene Klaus Bondam, direttore della Danish Cyclists Federation.

Diverse sono le aree di intervento prioritarie, che toccano temi quali: la realizzazione e la manutenzione di infrastrutture stradali e di parcheggi; la sicurezza per tutti, attraverso comportamenti responsabili condivisi da ciclisti, automobilisti e pedoni; la diffusione della pratica dell’intermodalità degli spostamenti tra bicicletta e trasporti pubblici.

A che punto siamo in Italia? Sono tanti ancora i limiti (tecnici e culturali, più che economici) e i problemi per il nostro Paese affinché la bicicletta possa “diventare una scelta di normalità”, come sostiene il Presidente di FIAB, Giulietta Pagliaccio: sia per quanto riguarda il fronte della sicurezza, sul quale da tempo la FIAB si scontra per l’approvazione del Disegno di Legge Delega per la Riforma del Codice della Strada, già discussa nella precedente Legislatura e approvata dalla Camera dei Deputati, ma dimenticata da qualche parte in attesa di essere riproposta come misura su cui ragionare concretamente in tempi brevi da parte dell’attuale Parlamento; sia per quanto riguarda il Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT), per il quale sono stati stanziati dall’attuale governo 361,78 milioni di euro, ancora con scarsi risultati.

E allora, dal 16 al 22 settembre 2018, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità, siamo tutti invitati alla sfida #CarFreeWeek utilizzando la bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo per incentivare l’educazione a una mobilità più sostenibile, anche per gli spostamenti quotidiani più abitudinari, e a condividere il Social Bike Challenge.

Per tutte le informazioni visitare il sito internet www.mobilityweek.eu e le iniziative promosse da FIAB su www.settimanaeuropeafiab.it.

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