Apre al pubblico il Palazzo Apostolico del Laterano, secolare residenza romana dei papi (fino al trasferimento in Vaticano)

Ben prima dei Palazzi Vaticani, appena prima del periodo avignonese, i papi, capi della Chiesa Cattolica e (progressivamente) sovrani temporali della città di Roma, hanno abitato sul Laterano.

Il Palazzo odierno non è più quello medievale: inagibile per secoli, venne definitivamente demolito per volere di Sisto V – lo stesso pontefice al quale si devono, tra le altre cose, il complesso edilizio della Scala Santa, il posizionamento dell’Obelisco Vaticano al centro di Piazza San Pietro, il completamento della Cupola ad opera di Domenico Fontana e Giacomo della Porta e il restauro delle colonne istoriate degli imperatori Traiano e Marco Aurelio, in cima alle quali il pontefice fece aggiungere le statue di San Pietro e San Paolo – che al suo posto fece costruire il Palazzo Lateranense che oggi ancora si erge accanto alla Basilica di San Giovanni.

Facevano parte dell’antico Palazzo anche il Battistero, tutt’ora in piedi sebbene modificato più volte nel corso dei secoli, il cosiddetto Nicchione Laterano e la Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum il cui nome suggerisce la sua originaria funzione di cappella palatina (del palazzo papale, appunto) e il compito di conservare i sancta sanctorum, gli oggetti più sacri della cristianità.

Sul chiudersi del 2021 – precisamente dal 13 dicembre – questo Palazzo, riqualificato da Sisto V, è stato aperto al pubblico.

La visita si configura quasi come un piccolo tour nella storia secolare della Chiesa: se ne attraversa la dimensione semi-privata percorrendo le dieci sale dell’appartamento papale e la cappella ad esso annessa; se ne tocca – metaforicamente – con mano il suo potere temporale osservando il tavolo che vide, nel 1929, la firma dei Patti Lateranensi, in uno dei momenti più bui e tristemente significativi della nostra storia recente; alla sua dimensione spirituale e universale si giunge infine tramite uno scalone monumentale che porta direttamente alla basilica di San Giovanni in Laterano, fulgida testimonianza del mecenatismo ecclesiastico, che per secoli ha contribuito fortemente allo sviluppo delle arti e all’arricchimento della città di Roma, sede vescovile del pontefice e una delle grandi mete dei pellegrinaggi della cristianità cattolica.

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