Il sublime intreccio di arte e scienza in Piero della Francesca dal 14 marzo

Dal 14 marzo al 14 giugno 2015, la città di Reggio Emilia ospiterà a Palazzo Magnani la mostra Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza. L’evento, a cura di Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro, Luigi Grasselli, è patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e rappresenta una delle iniziative culturali promosse dall’Expo Milano 2015.a

 

Al centro della mostra, la figura del maestro di San Sepolcro con il suo corpus grafico e teorico, a testimonianza delle sue eccezionali doti di disegnatore e matematico. Particolare rilievo avranno i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi, i due codici dell’Abaco, il Libellus de quinque corporibus regularibus, e Archimede: tutte opere rivelatrici dell’unicità del linguaggio espressivo di Piero della Francesca, che mescola la plasticità e la monumentalità di Giotto e Masaccio con una capacità di astrazione e sospensione. Altro elemento distintivo della sua arte sono le forme pure ed essenziali, che attestano l’interesse per la matematica e la geometria.b

Una sezione specifica sarà riservata al De Prospectiva Pingendi e alle abilità di Piero della Francesca in campo prospettico che hanno reso l’artista un riferimento chiave per i pittori contemporanei, ma anche per le Avanguardie del primo Novecento e la pittura Metafisica.

A scopo didattico, alcuni modelli tridimensionali illustreranno le costruzioni geometriche, e una serie di macchine matematiche dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia riprodurrà scientificamente gli strumenti della bottega di Piero della Francesca, per comprendere gli accorgimenti tecnici funzionali allo sfruttamento creativo degli inganni visivi. Spazio, inoltre, ad apparati multimediali e app di navigazione per uno sguardo artistico alla “Città ideale” di Urbino.

 

Sin dai capolavori di Piero della Francesca, la mostra offre un’ampia panoramica del Rinascimento italiano, e raccoglie le opere pittoriche e grafiche di altri maestri che hanno segnato il XV e XVI secolo: tra i tanti anche Lorenzo Ghiberti, Ercole de’ Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Albrecht Dürer, Baldassarre Peruzzi, Michelangelo.

Da Palazzo Magnani, la mostra si estende alla Basilica di San Prospero e alle tarsie lignee degli stalli del coro cinquecentesco, ed infine, alla sede centrale reggiana dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con una parte dedicata a laboratori per scuole, bambini, adolescenti e adulti.

Clara Agostini

 

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