Alla scoperta della cultura brasiliana

z22222222222222L’Ambasciata del Brasile, in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma, si prepara a dare il via al “Festival Brasil”, evento dedicato alla diffusione della cultura brasiliana contemporanea in Italia. L’Auditorium Parco della Musica, scenario consueto per manifestazioni all’insegna dell’internazionalità e della multicultura, ospiterà dal 15 al 22 settembre questa rassegna che proporrà una full immersion in arte, cinema, musica, letteratura e cibo, alla scoperta del più grande Paese dell’America Latina.Obiettivo principale della manifestazione è quello di utilizzare la cultura come veicolo di arricchimento e consolidamento dei legami che da tempo uniscono il Brasile e l’Italia.Largo spazio verrà riservato alla MPB, musica popolare brasiliana, rappresentata da grandi nomi, fra i quali segnaliamo Toquinho e Adriana Calcanhotto; saranno ugualmente presenti la musica elettronica e la dance, grazie al progetto MixHell.Il 15, il 21 ed il 22 avranno luogo le esibizioni del Grupo Soluna, specializzati nella Capoeira, antica arte marziale brasiliana, creata dai discendenti degli schiavi africani nati in Brasile, e caratterizzata da elementi tipici della danza, quali musica ed armonia di movimenti.Come omaggio alla letteratura sarà presentata una monografia su Clarice Lispector, una delle scrittrici più famose e rappresentative del Brasile, con una conferenza dello studioso e biografo americano Benjamin Moser.Infine, grande attesa per la rassegna cinematografica che prevede la proiezione di film brasiliani a cura di Fernanda Bulhões, che si occuperà anche di una mostra fotografica .Negli ultimi tempi le pellicole brasiliane hanno iniziato ad acquisire notorietà a livello mondiale, grazie a personalità poliedriche quali  registi come Fernando Meirelles e José Padilha ed attori del calibro di Alice Braga e Wagner Moura, presenti ad oggi nelle produzioni di tutto il mondo.Il pubblico internazionale, infatti, è stato conquistato nel 2002 con il film di Fernando Meirelles “City of God”, la cui trama è incentrata sulla crescita non facile di due giovani, un fotografo ed uno spacciatore di droga, in una zona malfamata nei pressi di Rio de Janeiro.Sei anni più tardi, nel 2007, è stato “Tropa de Elite” di José Padilha, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, a consacrare in via definitiva la fortuna del cinema brasiliano all’estero.In seguito è stato registrato un notevole incentivo in relazione all’industria cinematografica nel territorio nazionale: solo quest’anno sono ben 114 le nuove produzioni ad essere in programma.

 

 

Michela Graziosi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares