RADICI E SUPERFICI DELLA SCULTURA La rilevante questione della materia…

Dal 18 giugno al 14 luglio 2017, la Galleria Accesso di Pietrasanta ospita la mostra Material matters. A sculpture show, un’esposizione collettiva che coinvolge Bruno Walpoth, Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane e Jiannan Wu, quattro scultori di fama internazionale, di origini e formazione assai differenti, accomunati da un profondo interesse per il confronto interculturale. Il gioco di parole contenuto nel titolo (“La materia conta” e/o “Le questioni rilevanti”) suggerisce la duplice chiave di lettura della rassegna. Da un lato, si intende prendere in considerazione la ricchissima varietà dei materiali utilizzati per realizzare le sculture (marmo, legno, bronzo, ma anche schiuma sintetica, cartone e resina); dall’altro, si cerca di rivelare ciò che è importante, sostanziale (“material”, appunto), nel lavoro di ciascuno degli artisti.

Bruno Walpoth (Bressanone, 1959), nel 1996, fondatore, insieme a Willy Verginer e Walter Moroder, del gruppo di scultori della Val Gardena “Trisma” e, dal 2000, membro della “Südtiroler Künstlerbund”, vive e lavora a Ortisei (BZ). Nelle sue opere il “genius loci”, rappresentato dalla tradizionale scultura lignea, risulta continuamente contaminato e rinnovato da spunti tecnico-stilistici più moderni, appresi e meditati durante gli anni di studio (1978 – 1984), sotto la guida di Hans Ladner, presso l’Accademia d’Arte di Monaco di Baviera. Peter Simon Mühlhäußer (Bad Boll, 1982) si è formato presso la scuola professionale “Johannes Steinhäuser” di Lasa (Trentino-Alto Adige), laureandosi in muratura e intaglio su marmo di Lasa (2007). Ha completato i suoi studi a New York (2009), dove ha ottenuto il premio “Fellowship 2009/10” ed è rimasto fino al 2013, per poi trasferirsi a Berlino. Per l’artista, attivo oggi a Stoccarda, conta più di tutto il corpo umano, sia esso armonico o deforme, in quanto strumento di conoscenza e di espressione del mondo interiore. Alex Rane (New York, 1986), invece, diplomato in Belle Arti presso il Lyme College of Fine Arts del Connecticut, vive e lavora a Carrara. Con mano agile ed esperta, Rane scava a fondo la coscienza per portare alla luce l’inconscio. Tuttavia, prima e ancor più dell’oggetto, all’artista interessa il processo della ricerca, che si presenta sotto forma di contrasti fra realtà diverse, che non escludono, ma neppure garantiscono, una possibilità di accordo. In fine, Jiannan Wu (Dalian, 1990), diplomatosi all’Accademia Cinese d’Arte di Hangzhou (2014), si è laureato in scultura presso l’Accademia d’Arte di New York, città dove tutt’ora vive e lavora come scultore e disegnatore. Vincitore, negli ultimi anni, di numerosi concorsi e premi internazionali, tra cui, nel 2016, il Concorso Nazionale “Master of Fine Arts” e il “Compleat Sculptor Award” e, nel 2017, il “Dexter Jones Award”, Wu realizza anche scenografie, altorilievi medievali e sculture in mattoni cinesi tradizionali, ma è noto soprattutto per opere dedicate a temi di vita quotidiana, in cui centrale è il rapporto fra scultura (per lo più in ceramica e resina, ma anche in legno, metallo e plastica) e disegno.

Tuttavia, proprio attraverso le differenze emergono sostanziali analogie fra i quattro artisti. Unica vera protagonista della rassegna è, infatti, la figura umana, antica e moderna, cangiante, dinamica e, soprattutto, “pronunciata” nei modi più vari. Dal tempo in cui si celebrava il congedo del personaggio uomo dalle arti, davvero molta acqua è passata sotto i ponti.

 

Box informazioni:

 

Material matters. A sculpture show

(18 giugno – 14 luglio 2017)

Galleria Accesso

Via del Marzocco 68-70, Pietrasanta (LU)

www.accessogalleria.com


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