Ninù a Roma, il nuovo concept di Alessandra Marino.

Per poter parlare del ristorante Ninù a Roma, non ci si può esimere inizialmente dal presentare la padrona di casa e l’imprenditrice che vi è dietro: Alessandra Marino. Una donna determinata che ha dettato le regole della ristorazione della città eterna, ideatrice di molti format e marchi nel settore gastronomico, ed anche architetto d’interni. La sua più grande qualità è quella di saper vedere oltre gli schemi, di avere un immagine d’insieme precisa e dettagliata, in grado di permettergli di realizzare le sue idee e i suoi concept. Ricordiamo tra i tanti il Gusto, prima a piazza Augusto e poi trasferitosi a piazza S. Apollinare, e Fòndaco, un concept street shop, costituito da una serie di negozi disposti tutti su di una stessa strada, caratterizzati dall’offrire prodotti di alta qualità relativi a prestigiosi marchi e venduti in location dal design curato e di gran gusto. Un progetto dove tutte le grandi abilità di architetto di Alessandra sono state messe in risalto nel suo immaginare ogni negozio, esaltarlo nelle linee e nel design scelto, con l’intento di dare ad ognuno di questi un’anima e una personalità. Una strada nella quale l’eccellenza diviene a portata di mano, declinata attraverso il gusto, l’arte e la cultura, rappresentativi dei diversi negozi presenti.

E l’ultima realizzazione della Marino, aperta al pubblico nell’estate 2023, è il Ninù, un home restaurant ricavato all’interno della sua casa a due piani, dove gli ambienti ripensati e riprogettati, tendono ad uniformarsi in un continuum con gli spazi esterni. Una casa trasformata in ristorante, cocktail bar, caffetteria e B&B piena di luce e bellezza, e dove il design sprigiona tutto il senso artistico della Marino. Molto dell’arredamento è costituito da oggetti personali di Alessandra, volumi, elementi d’arredo di vario genere, ed opere d’arte collezionati durante i suoi tanti viaggi per il mondo. I soli volumi, in tutto novemila, comprendono arte contemporanea e antica, una collezione davvero preziosissima, alla quale si accostano fotografie e sculture che arredano i diversi ambienti. Del Ninù, situato in via della Frezza, fa parte anche un bellissimo dehors allestito con lampadine che discendono ed edera che si arrampica su tutta la facciata. Un dehors che si ispira molto ai caffè parigini, con i tavoli in ferro battuto disegnati da Alessandra.

Al pian terreno si trova la cucina del ristorante, con accanto la cucina originaria della casa, una scelta di design davvero molto incantevole. Spazi dove si muovono e destreggiano l’executive chef Marco Gallotta ed il giovane chef Simone Ianiro, creatori di un menù in gran parte a base di pesce, dove si aggiungono dei classici della cucina come ragù, pomodoro e basilico, saltimbocca e filetto. Una varietà di piatti che puntano alla semplicità, dove la parte principale è fatta dalla qualità dei singoli prodotti, leggermente rivisitati per dare una spinta in più ai sapori, senza però stravolgere. Ed ancora da menzionare la catalana, gli spaghetti alle vongole, i crudi in vari modi, tartare, i carpacci, il particolarissimo cannellone di baccalà, i paccheri al polpo con datterini gialli arrostiti al timo limonato, gli gnocchi di ricotta di bufala con gamberi e salicornia, la coda di rospo alla cacciatora e le patate saltate con alghe e sale. Un tripudio di sapori, che i due maestri della cucina realizzano insieme e che presentano agli ospiti in modo elegante e raffinato.

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