“Se non abbiamo pace, è perché abbiamo dimenticato che apparteniamo gli uni agli altri.”
Questo sosteneva la grande, Santa Madre Teresa di Calcutta: un amore che ci appaga e ci fa essere tutt’uno con il nostro io e la nostra anima. Un amore che reca due firme, Claudia e Santino, o Santino e Claudia, un binomio, un unico, l’amore tra madre e figlio, la più pura bella semplice autentica prova d’amore, che sgorga da una fonte inesauribile che nulla può, e nulla chiede.
Un amore il loro solo fisicamente interrotto nel 2014, ma che sempre perdurerà nel ricordo, e nelle creazioni di una donna, madre, artista che crede in quello che produce, che produce quello che sente, e che sente ciò per cui vive. Le sue creazioni puro artigianato di raffineria, grazie a Santino ricalcano il mare l’ebbrezza, quel dolce fragore delle onde, come dolce l’abbraccio di una madre, che ha in sé echi d’amore, echi di gioia e di bellezza.
Il mare e la sabbia della bellissima spiaggia di Castellaneta Marina, suo paese d’origine, sono i compagni di viaggio, e di ispirazione della giovane Claudia che con coralli, perle e stelle marine, con una perizia, una bravura e un estro originali dà vita a creazioni da indossare che parlano di lei, di noi della vita.
Claudia Perdicchia (in arte Tittà), designer, pittrice e mosaicista, ha sempre dialogato con l’arte, toccare la materia, per toccare le corde dell’anima, e oggi con le sue Nereidi e con le sue Afroditi, dà alla sua arte, un tocco di originalità, estro, sintesi perfetta tra mente e cuore.
Oggi grazie all’imprenditrice Maria Stella Trombetta, Claudia fa dei suoi dialoghi delle sue creazioni una professione con cui mostrare il lato dolce, geniale e materno di sé, aprendo un diario, che pur con fogli bagnati, e stropicciati parla di lei a noi.
Foto di Francesco Ottomaniello
