Pascalistan

173436483-2d362fd9-c97e-4ff0-b124-0bdc29143f6bIn questi ultimi 50 anni non è stato difficile assistere a scene del tipo: “Ciao Mamma, io vado a fare il cantante a Londra”. Tutti noi abbiamo un fratello, un cugino, un’amica, che non riuscendo a sfondare in un Paese come il nostro, in cui la fama non è facilmente accessibile, ha deciso di mollare tutto e cercare la propria fortuna all’estero. Ora, nessuno immaginava che tale estero potesse addirittura essere il Kazakistan, un gigante dalla superficie di 2.724.900 kmq, grande da solo quasi quanto la stessa Europa. Proprio in questa terra dalle mille risorse un giovane italiano, Pasquale Caprino, 27 anni (in arte Son Pascal), ha fatto tombola, diventando popolarissimo e amatissimo da tutti. In effetti lui, originario della Campania, è stato un po’ a Londra, ma poi è giunta la grande occasione nell’ex Repubblica Sovietica, in questo incredibile paese emergente, a cavallo tra Europa ed Asia, in cui convivono pacificamente 140 etnie diverse: kazaki, turki, coreani, uzbeki e non solo. Pascal vive lì e negli scorsi mesi ha deciso di condividere questa sua esperienza di vita con il pubblico di Deejay Tv, attraverso il progetto Pascalistan, che prevede una serie di 16 puntate, girate in sei mesi da una troupe al suo seguito. Ma come è cominciata questa avventura decisamente innovativa, alla scoperta di un Paese che, a detta dello stesso Pascal, è pieno di vita, di positività e voglia di fare, al contrario di ciò che si può riscontrare nel nostro? Dopo aver conosciuto una ragazza kazaka a Roma, che lo invita ad andare in Kazakistan perché suo fratello, un famoso attore, stava organizzando un programma televisivo di musica, Pascal accetta la sfida, parte e resta un po’ di settimane, innamorandosi completamente del posto (donne incluse). Il suo rientro a Londra dura poco. Una volta invitato a tornare dal fratello della sua amica, non esita un secondo e parte di nuovo. Partecipa all’ X Factor kazako ed arriva secondo. Comincia la popolarità e la sua parodia in rete del brano di Sting I’m an Englishman in N.Y nel remake I’m an Englishman in Shymkent (terza città più popolosa del Paese) diventa subito un tormentone, ottenendo oltre 10mila visualizzazioni, che per un paese come il Kazakistan non sono poche. Attualmente risiede ad Almaty, l’ex capitale, a tutt’oggi la città più popolosa e con il maggior numero di artisti, forse anche grazie al suo clima più mite (sia chiaro, per quattro mesi all’anno, calcolando che in città come Astana, le temperature possono scendere anche a -30°). Almaty offre luoghi d’incontro e caffè tipici in cui è possibile riscontrare una realtà culturale viva e stimolante. Pascal ha anche recentemente duettato con Albano, che in Kazakistan è famosissimo, nel singolo bilingue Ainalain, decisamente apprezzato dal pubblico locale e siamo sicuri a breve anche qui in Italia. Inutile porsi a questo punto domande circa le difficoltà del nostro giovane compatriota di integrarsi all’interno di una realtà geografica e politica abbastanza sconosciuta a noi comuni mortali, perché a quanto pare, il nostro caro Pascal è giunto persino a provare l’esperienza di uno sport tipico dell’Asia Centrale come il kokpar, in cui 200 uomini a cavallo si contendono una carcassa di pecora; insomma non proprio il polo, ma comunque il cavallo c’è sempre di mezzo. Ora c’è da chiedersi quanti coraggiosi saranno in grado di seguire il suo esempio. Sono esclusi a priori i freddolosi.

 

Silvia Di Pasquale

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