Coronea Franciacorta DOGC: uno spumante in abito da sera.

Quando l’eleganza si sposa con la nobiltà del gusto non si può che parlare del brand Coronea, produttore di un Franciacorta DOCG, che studia nei minimi dettagli il design, la cultura vinicola biologica e la reputazione di un prodotto che puntando all’eccellenza preferisce impegnarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

E i numeri, a tal proposito, parlano da soli, visto che la tiratura annua, limitata a circa 10 mila bottiglie, è per tutti quei clienti esigenti che sanno aspettare e dare un valore ai propri acquisti.

Ogni aspetto del nettare di Bacco, nel Coronea Franciacorta sa trovare la giusta raffinatezza partendo da una bottiglia dalla sinuosa forma allungata e un dress nero di velina con cui viene rivestita la bottiglia, che gli permettono di presentarsi al meglio e di posizionarsi su tavoli lussuosi e serate di gran gala.

Lo stemma ideato per l’etichetta, rievoca il leone di Giuda coronato, menzionato nel libro della Genesi, e che nel suo fiero avanzare sembra ancor più dare imponenza e carattere all’intera bottiglia, non temendo nessun altro vino, che al suo cospetto, possa non riconoscergli il suo titolo di Re. Altrettanto di rilievo e di stile, risulta essere il contorno dello stemma, costituito da 94 punti dorati in rilievo, che sanno dare un tocco di luce e ricercatezza aristocratica a tutto l’insieme. In fine, quasi a suggellare tutta questa serie di elementi, campeggia sullo stendardo del leone la scritta LUX IN TENEBRIS LUCET: chiaro riferimento al Vangelo di Giovanni in cui si descrivere la grandezza del Verbo da cui tutto ha inizio, e alla Luce, sua manifestazione, capace di risplendere nelle più profonde tenebre. Forte simbolismo di potenze ultraterrene. Un design, dunque, studiato al dettagliato che ha saputo ben vestire e presentare un prodotto capace di farsi apprezzare sia visivamente sia attraverso il momento topico della sua degustazione.

Dietro a queste ricercatezze e a queste attente nuance, ci sono i coniugi Andrea Bignotti e Chiara Turelli, proprietari dell’azienda “boutique” che produce e vende i prodotti Coronea. Entrambi impegnati in altre professioni, lui veterinario e lei ingegnere, hanno saputo cogliere il potenziale dei loro tre ettari di Chardonnay, siti nella frazione di Piazza nel comune di Gussago in provincia di Bergamo, per produrre dei prodotti dagli alti requisiti, che hanno saputo affermarsi e conquistarsi importanti e regali appellativi. Questo piccolo appezzamento in collina, impiantato a Chardonnay negli anni ’70, va armoniosamente seguendo la fisionomia del monte, rispettando la rigorosa coltivazione biologica, l’unica in grado di saper dare una vinificazione che può fregiarsi del suo impatto zero sul territorio rispettando quello che dovrebbe essere il giusto rapporto tra terreno, pianta e clima. Così operando i due imprenditori, non solo si ritagliano un posto di merito nel contesto della sostenibilità ambientale, ma vengono ancor più apprezzati dai loro consumatori per il prodotto che gli offrono, realizzato senza l’aiuto di concimi chimici.

Il metodo biologico permette di incrementare la sostanza organica e la biodiversità del suolo e questo da il vantaggio e la possibilità di fare vini nettamente migliori, all’interno dei quali non siano presenti residui di sostanze dannose. L’attenta cura data ai loro ettari, ha permesso a Chiara e ad Andrea di mettere tutta la loro attenzione verso una crescita sana e di qualità della vigna, che a seguito di una scrupolosa lavorazione, gli consente di far entrare il loro prodotto tra quelli denominati luxury.

La caratteristica nodosa della vigna di chardonnay regala uve di grande qualità, raccolte manualmente con accurata attenzione e solo dopo che abbiano raggiunto il perfetto equilibrio tra contenuto zuccherino e struttura acida. Dopo la raccolta delle uve ed una leggera pressatura, il mosto ottenuto diventa vino fermentando a basse temperature. L’imbottigliamento viene poi fatto in primavera per la “presa di spuma” ed il vino si può così fregiare del titolo “Franciacorta DOCG” solo dopo un minimo di 18 mesi di invecchiamento per il Brut e 24 mesi per il Saten.

Ripercorrendo la storia del Franciacorta di Coronea, la sua prima vendemmia è stata nel 2013, e da quel momento nulla ha fermato la sua produzione e la sua escalation, che gli ha permesso di raggiungere e realizzare, grazie all’intuito e alle idee ben chiare dei suoi produttori, il giusto connubio tra il grande potenziale che permetteva il territorio e la voglia di portare nei bicchieri degli acquirenti un qualcosa di pregiato e di gran valore. Il Coronea Brut è un Franciacorta 100% Chardonnay con il suo inconfondibile color oro e le sue bollicine che risalendo in superfice e scoppiando, sprigionano l’intensità della frutta secca tropicale e dei fiori bianchi accompagnati da note di pasticceria.

Insomma, il Coronea Franciacorta la sua reputazione se la è saputa conquistare, accompagnato in questo percorso non solo dai suoi due produttori ma anche dall’esperienza dell’enologo Cesare Ferrari che li ha aiutati a rendere il loro sogno una realtà, che non vuole solo arrivare al palato, ma all’esaltazione massima del gusto che nel solo provarsi, sa dar vita a momenti d’intensa convivialità. All’altezza di ogni calice, ha conquistato i palati più sopraffini, diventando uno dei prodotti di nicchia più ricercati, tanto da non potersi trovare in enoteca. Per poterlo apprezzare è possibile recarsi in cantina, dove Andrea e Chiara saranno ben lieti di poterlo versare accompagnato da salumi che le loro famiglie producono (per consumo privato). La reputazione di questa azienda “boutique” non risiede solo nelle eccezionali doti del vino, ma anche nell’ integrità, eticità e professionalità dei due produttori, che nel 2016 e 2018, a fronte di un raccolto non all’altezza delle aspettative hanno coscienziosamente deciso, in quei due anni, di non produrlo. Un’azzardata decisone di marketing che però non ha tentennato di fronte alla prospettiva di non deludere le alte aspettative degli acquirenti, verso il loro prodotto.

Per poter ancora apprezzare, nelle parole questo spumante, invitandovi al più presto a farlo anche fattivamente attraverso le sue fragranze, possiamo aggiungere che il Coronea Franciacorta DOCG è stato l’ospite d’onore al ballo del Doge. Si tratta di un ballo in maschera veneziano che si tiene nel Palazzo Pisani Moretta del XV secolo, situato sul Canal Grande a Venezia, durante il relativo carnevale. E senza vestirsi a festa, nel suo abito scuro di fine copertura e con il suo stemma fiero e imponente ha preso posto nelle sale e nei calici di tutti i partecipanti, sostituendo con gran classe i più noti champagne francesi, attestandosi come graditissimo spumante italiano

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