IO E IL CESANESE DEL PIGLIO

Qualche tempo fa io ed il mio amico Maurizio, compagno di avventure fra i ristoranti del Lazio, ci siamo trovati nel frusinate a goderci un bel pranzetto dopo una spensierata passeggiata nel verde.

La fame era tanta ma anche la voglia di gustare un buon vino locale. Si sa che il frusinate offre delle belle varietà di vitigni: SangioveseCabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Passerina, Malvasia del Lazio, Pinot bianco, Syrah, Bellone, Moscato bianco, Olivella nera, Bombino bianco e Pampanaro.

La nostra scelta alla fine è caduta sul Cesanese del Piglio DOCG Elcini della Cantina Sociale Cesanese del Piglio ed in seguito, incuriosita dall’ottima scelta, ho approfondito le mie ricerche.

Questa cantina, nata nel 1960 da un gruppo di viticoltori legati alle tradizioni, ha sempre evidenziato un forte legame con i vitigni autoctoni ciociari. La particolarità dei vigneti è che si trovano fra i 200 e i 600 metri s.l.m., i terreni variano dall’argilloso al sabbioso; i vitigni, inoltre, provengono da storiche selezioni clonali dalle quali, negli ultimi anni, sono stati selezionati sette nuovi ceppi dello storico vitigno di Affile. All’innovazione in vigneto è seguita quella sulla tecnologia di vinificazione: presse soffici, vinificatori completamente automatizzati ed un locale affinamento termocondizionato della capacità di circa 300 hl. Un’altra innovazione è il fatto che la cantina gestisce la vinificazione di aziende che poi usciranno con il proprio marchio (cd. socio conto lavorazione).

Le viti attualmente coltivate e vinificate sono il Cesanese di Affile per le varietà a bacca nera e la Passerina del Frusinate per le varietà a bacca bianca.

Ritornando al Cesanese del Piglio che si è trovato sulla nostra tavola, i vitigni si trovano a 380 m.s.l.m., il terreno è argilloso, la raccolta è manuale con diraspapigiatura degli acini, macerazione per 15 giorni con prolungamento di altri 25 giorni dopo la fermentazione alcolica, fermentazione malolattica svolta in acciaio, elevazione in botte per 20-22 mesi. La gradazione alcolica finale è di 15°. Il colore è un bel rosso rubino con riflessi violacei mentre all’olfatto si percepiscono sfumature floreali, note molto concentrate di frutti a bacca scura e toni speziati, il gusto è a base ampia e vellutata, di buon corpo, tannino morbido e sapido.

Il Cesanese del Piglio DOCG ELCINI nasce con la consapevolezza che questo vino debba trasmettere in pieno il territorio di Piglio e se andiamo a leggere la sua storia scopriamo che qui San Francesco vi fondò un convento, fu un possedimento feudale, fu teatro di guerre locali medievali, subì la peste ed infine anche le invasioni tedesche. Che dire? In ogni bicchiere di Cesanese del Piglio c’è il sacro e il profano, la quiete del gusto che rapisce i sensi e la tempesta delle battaglie accese come il suo colore rosso. E allora Prosit!

 

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