TERROIR MARCHE FESTIVAL 2017: SI FA SEMPRE PIÙ GRANDE. TERZA EDIZIONE, NUOVA LOCATION, NUOVI PARTNER

Sedici cantine associate, centosessantasei ettari di vigneto, seicentomila bottiglie bio prodotte nel 2017, trenta soci e quarantadue dipendenti: sono i numeri di un territorio vitivinicolo che si estende da Matelica, passa per i Castelli di Jesi, giunge al Conero e si protrae fino alle colline del Piceno. Più che altro un “terroir” (per dirlo alla francese), ove si mescolano antiche tradizioni rinnovate, la terra e la mano dell’uomo, dando vita a vini provenienti da vitigni autoctoni preservati, riscoperti e valorizzati, che sanno di Marche.

E per farci scoprire questo (nemmeno troppo) piccolo spazio di mondo, sabato 20 e domenica 21 maggio, avrà luogo a Macerata, presso gli Antichi Forni, il Teatro della Società Filarmonico Drammatica e il Palazzo Buonaccorsi, la terza edizione del tM Festival, il Terroir Marche Festival organizzato dal Consorzio Terroir Marche in collaborazione con il comune di Macerata e con il San Severino Blues Festival.

Si tratta di un’occasione unica per approfondire il legame che il vino ha con questi territori, per conoscere la loro storia e i loro protagonisti, per assaporarli non solo nel bicchiere ma anche per respirarli nell’aria: territori  in cui restano forti e sani i principi del lavoro come tramandati, capisaldi che vogliono al centro la terra e le relazioni sociali e produttive, la loro strenua difesa e la loro promozione, per mantenere intatto il senso di appartenenza, comunità, partecipazione alla vita dei luoghi d’origine. Ecco, allora, che dopo quella rinnovata con la Mosella, quest’anno nasce una nuova partnership con l’Artisans Vignerons De Borgogne Du Sud, l’associazione dei vignaioli artigiani della Borgogna del Sud attiva dal 2004 che raduna ventisei aziende per la quasi totalità certificate biologiche o biodinamiche. Presenti anche loro, ovviamente, ai banchi di assaggio e ad arricchire il programma delle degustazioni guidate dedicate ai diversi terroir presenti, che comprende anche laboratori tematici condotti da esperti e giornalisti di fama nazionale e internazionale, la mostra “Le Marche di Mario Dondero” e i concerti al Teatro della Società Filarmonico Drammatica, come Francesco Pìu in “Peace&Groove” a cura di San Severino Blues Marche Festival, visite turistiche guidate in città e gli assaggi gastronomici di“Cuochi di Campagna”.

Una piccola anticipazione sulle degustazioni:

Il lato scuro dell’Adriatico

Un enorme blocco di calcare bianco emerge dal mare adriatico dividendo di fatto la costa: il Monte Conero. Affacciato su un mare interno che è patria di grandi vini bianchi, il terroir del Conero, la cui DOC festeggia quest’anno i 50 anni, è diventato famoso per il colore scuro del suo Montepulciano. La giornalista tedesca Veronica Crecelius ci guiderà nell’approfondimento di una denominazione dalle potenzialità ancora non pienamente esplorate grazie a diverse annate di due vini simbolo del Conero: il Dorico di Moroder ed il Grigiano di Malacari.

Il Pecorino in verticale

Il vitigno star del terroir Piceno alla prova del tempo. Simon Woolf, giornalista inglese di stanza ad Amsterdam, racconterà bottiglie di Pecorino prodotte dal 2001 al 2013 allo scopo di esaltare la complessità e la struttura di un un grande bianco dal sicuro successo commerciale ma dal passato relativamente recente.

La luce e il colore delle Marche: dall’arte al vino andata e ritorno

Un terroir è solo l’insieme di variabili geologiche e climatiche o esprime anche il genius loci? Le opere d’arte create e custodite in un territorio ci dicono qualcosa anche delle vigne e dei vini ivi prodotte? Un viaggio affascinante alla scoperta della cultura e della natura delle Marche con Armando Castagno e Monica Coluccia.

La Borgogna del sud nei vini degli Artisans-Vignerons

Oltre 200 km a sud di Chablis, quasi 100 a sud di Beaune, c’è una Borgogna che non ti aspetti: è il Mâconnais, la porzione più meridionale del vigneto borgognone. Qui è attiva già da qualche anno una cellula di vignaioli di talento, scrupolosi e combattivi come quelli di Terroir Marche. Giampaolo Gravina ce li presenta e ci guida alla scoperta dei loro vini.

Castelli di Jesi e Matelica: territori da bere tutti i giorni

L’area del Verdicchio da qualche tempo è oramai stabilmente fra le zone più in voga se pensiamo a vini bianchi “importanti”. Ma la sua grandezza sta anche nella capacità di regalare vini dalla beva immediata, vini “quotidiani” e semplici che però sfidano naturalmente il tempo, quasi senza volerlo. Laboratorio guidato da Alessio Pietrobattista.

Informazioni utili

TerroirMarche in fiera banchi di assaggio e vendita

150 vini3 Terroir Europei (Marche, Borgogna, Mosella)

20 e 21 maggio 2017 dalle ore 11.00 alle 20.00

A Macerata presso gli Antichi Forni – Teatro della Società Filarmonico Drammatica – Palazzo Buonaccorsi

Ingresso 12 euro (10 euro per soci AIS, FIS, FISAR, ONAV, Slow Food, Aspi, AIES)

Nel corso delle due giornate, con il biglietto di ingresso a Terroir Marche o ai Laboratori, si potrà accedere gratuitamente ai musei e partecipare alle visite guidate ai luoghi storici della città.

Per maggiori dettagli sul programma degli eventi e per conoscere tutti i produttori presenti:

www.terroirmarche.com

Piera Feduzi

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