Simone Spiga: la centralità delle materie prime

Che lo chef sia un artista è più che risaputo. L’arte culinaria, ossia la fantasia e la creatività nella preparazione, cottura e presentazione del cibo richiede una buona dose di talento, di volontà, ma anche uno studio continuo e costante di metodologie e materiali.

Come ogni artista che si rispetti per creare è necessario conoscere e imparare. Non soltanto la storia e la tradizione, ma anche l’uso delle materie prime, la loro composizione il loro pregio.

Simone Spiga, giovane chef di grande talento, ha costruito il suo stile proprio sull’uso delle materie prime.

Ha iniziato la sua carriera lavorando al fianco di Fabio Brambilla, (Mandarin Hotel group) per poi proseguire con Michelangelo Citino, Filippo Gozzoli, Andrea Aprea , Felice Lobasso, e Davide Oldani, chef stellati da cui ha imparato tantissimo.

Scegliere i migliori ingredienti è molto più importante dell’abilità del cuoco stesso: questa la sua filosofia. Questo l’impegno che profonde ogni giorno nella realizzazione dei suoi menù presso il ristorante Lamo di Milano, dove in una cornice estremamente intrigante e di grande atmosfera propone le sue creazioni che appagano il gusto ma anche la vista.

In perenne crescita e sempre alla ricerca di nuove ricette, ama sperimentare e abbinare in chiave gourmet diversi tipi di cucine per arrivare al connubio perfetto. La migliore materia prima

abbinata a una contaminazione fusion: una combinazione tra cucina classica e ingredienti poco conosciuti che riescono a rendere i suoi piatti unici.

Che siano esclusive tartare di pesce o raffinati carpacci, che siano tradizionali risotti o lo sperimentale salmone al fumo, si può star certi che gli ingredienti sono tutti sceltissimi e di primissima qualità.

Vale la pena sperimentare il nostro palato insieme a Simone che sa come renderlo soddisfatto.

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