Simone Dimotta e la sublime genuinità i pasticceria!

Quando si parla di dolci , si tratta di una vera e propria arte, destinata a molti ma che solo in pochi riescono a creare. Ernst Knam in suo aforisma recitava:” Preparare dolci è molto più che eseguire ricette alla perfezione , è un vero e proprio gesto d’amore”. La storia di Simone Dimotta in cucina inizia già dal terzo anno di alberghiero,all’ istituto di Montecatini , che due anni fa, lo ha premiato come ex alunno di carriera. Qui, durante le ferie estive già lavorava macinando a testa bassa. Nel 2009 parte alla volta di Monaco di Baviera dove per diversi mesi lavora in un bistrot italiano. Effettua uno stage presso il ristorante “Acquarello”, 1 stella Michelin, il migliore italiano in Germania e tra i 100 migliori al mondo. Dopo svariati mesi, rientra in patria con una certezza: dedicarsi interamente alla pasticceria nei ristoranti . Decide quindi di formarsi nel laboratorio di un bar pasticceria molto in voga nella sua città , Prato. Entra successivamente a far parte della squadra del Maestro Pasticcere Luca Mannoni, a sua volta, insignito di prestigiosi riconoscimenti e trofei. Qui, in pochi mesi,  Simone da apprendista diventa secondo chef di laboratorio, ed è proprio grazie a quest’ esperienza che cresce notevolmente. Al ristorante Arnolfo di colle di val d’elsa,  due stelle Michelin, fa due stagioni, una da commis ed una da capopartita. Tra il 2014 /2015 approda all’ hotel Armani di Milano. Una struttura a cinque stelle nella capitale della moda. Insieme ad altri due collaboratori, Dimotta porta avanti i servizi di ristorante, bar , roomservice e brunch. Dopo un anno gli viene attribuita la stella . Ma ha ancora voglia di crescere, sperimentare, passando per Enrico Bartolini , al Devero Hotel , 2 stelle Michelin, Palazzo Seneca, 1 stella Michelin. Per arrivare al Sesto on Arno , con lo chef Matteo Lorenzini , un numero uno della cucina gourmet. Nel 2018 , arriva al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, 2 stelle Michelin, alla corte di Giuseppe Mancino, amante della cucina creativa ma senza alterarne il sapore delle materie prime. Nonostante gli venga offerto di restare fisso, decide ancora una volta di fare un’ esperienza nuova  in Inghilterra, da Michelle Roux  Mof di pasticceria e chef personale della Regina ,3 stelle Michelin, e primo Chef francese ad aver preso riconoscimenti oltreconfine. Nuovamente ha la possibilità di supervisionare la pasticceria e di diventare secondo chef, ma viene richiamato in patria dallo chef Mancino , in una esclusiva location in Versilia, il Maitò , dove tuttora ricopre il ruolo di executive pastry chef. Una storia intensa, la sua, che vive di “sensazioni ed emozioni”, ma con ancora parecchio da scrivere….

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