Niko Sinisgalli. Raccontare e raccontarsi

“Si è affacciato nella mia cucina dal volto luminoso, quasi fosse uscito da una tela del Caravaggio”.

Così si esprimeva Don Alfonso Iaccarino riferendosi ad un episodio, nel lontano 1999 quando un ragazzo con la valigia ricca di umiltà e piena si sogni, varcava la soglia del suo ristorante. Quel ragazzo è oggi un imprenditore e chef: Niko Sinisgalli.mmmm

La valigia si è arricchita, le ambizioni si sono tinte di successo, i sogni hanno preso corpo grazie alla sua tenacia, alla sua famiglia, a sua moglie Maria Rosito.

Le sue memorie sono oggi i suoi piatti, le sue pagine di vita i suoi menù; la cucina di Niko è verità, terra, autenticità e tradizione. Nei suoi piatti tutti amabilmente creati ad hoc, c’è la sua regione, la Basilicata, c’è sua nonna Maria Antonietta, con i profumi della domenica e le lasagna con le polpettine, ci sono i suoi viaggi, i suoi incontri, i suoi approdi. Oggi è l’Excutive chef presso l’hotel Boscolo a Roma, dove il grazie più grande va a Rossano Boscolo che ha visto in lui ,oltre che un imprenditore ed un lavoratore, un grande Chef e l’ha chiamato a specializzarsi in tutti i suoi corsi intensivi di cucina e pasticceria.

Nella sua cucina, con il suo staff, Niko parla ai suoi clienti di sé, e affida la scrittura ai suoi piatti; anche per chi non lo conosce è facile dedurre, assaporando i suoi piatti per la prima volta la sua infanzia, la sua essenza di persona, la sua innata creatività, la sua trasparenza, la sua filosofia applicata al food, un cibo che abbraccia, trasmette, ricalca ed esplora.mi

Il suo cibo dal pane, al risotto, dal calamaro, al tiramisù, è un quadro, dove e tinte sono gli ingredienti, i chiaroscuri le materie prime, la firma, quella  del pittore o meglio dello chef.  Quel ragazzo che si affacciava nella  cucina di Don Alfonso Iaccarino è lo stesso, certamente maturo, ma con la stessa valigia, con la stessa ambizione, con la  stessa umiltà; e se è vero che la sua cucina è storia, ancora sulla storia di Niko Sinisgalli, la sua cucina  avrà da decantare, e da far esplorare.

Il direttore

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