Persone in rete. I dati tra potere e diritti

Antonello Soro è nato a Orgosolo (in provincia di Nuoro) il 26 novembre 1948.

Laureato in medicina e chirurgia, è un politico italiano. Attualmente ricopre la carica di Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.

Ha presentato numerose proposte di legge come primo firmatario, e tra queste si segnalano in particolare quelle riguardanti le norme deontologiche relative al trattamento dei dati personali, anche acquisiti mediante intercettazioni, nell’ambito dell’attività giornalistica, e le norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia.

Nel suo libro, Persone in rete, gode della prefazione di Luciano Violante, ex magistrato, docente e politico italiano.

Quello che viene analizzato in questo testo è come l’innovazione sta scardinando i parametri del vissuto individuale e collettivo, tanto da rovesciare l’interrogativo su cosa l’uomo possa fare della tecnologia nel suo inverso, cioè su cosa la tecnologia possa fare dell’uomo.

Il digitale è divenuto la trama stessa delle nostre vite, agente potentissimo di trasformazione sociale e politica, struttura e sovrastruttura insieme, testo e contesto: la cornice entro cui si svolge ogni espressione dell’uomo, tra “volontà di potenza” della tecnica e difesa delle libertà.

Le implicazioni di questa “rivoluzione” si irradiano in ogni ambito della vita privata e pubblica: i dati (propri e dei propri “amici”) ceduti dai social alle app per fini di marketing politico, il cyberbullismo, le immagini dei minori cedute per pochi euro o violate, l’hate speech, l’oblio, le fake news, le intercettazioni e la cronaca giudiziaria, la libertà del lavoratore, la sanità digitale, il testamento biologico, la cybersecurity, l’intelligence, la trasparenza, la tutela del consumatore e i big data.

Sono, questi, solo alcuni degli aspetti del rapporto tra l’uomo e la tecnica, la vita e la rete, il diritto e il potere, sui quali il libro riflette per delineare una vera e propria etica per l’algoritmo, che riporti la persona al centro di un cambiamento altrimenti dispotico e distopico, coniugando dignità e innovazione, libertà e sviluppo, diritti e progresso.

Un libro sulla libertà, che non si limita alla denuncia dei rischi connessi all’abuso della rete, ma traccia le linee di una civiltà della rete, per ridurne i rischi e moltiplicarne i vantaggi.

La rivoluzione portata dall’avvento del digitale, il rapporto tra l’uomo e la tecnica, la vita reale e quella virtuale, sono molti gli argomenti affrontati.

Il testo si propone di promuovere e accrescere la consapevolezza dei nuovi confini della libertà nel tempo presente, in questo tempo profondamente segnato dall’innovazione tecnologica.

Fazi editore, 168 pagine, prezzo € 18,00 in libreria, e-book € 9,99.

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