La dottoressa Barbara Ronchi della Rocca, con la quale abbiamo fatto una leggera e piacevole conversazione, è un’esperta di storia della gastronomia e di buone maniere. Una vera e propria signora, nel suo significato di signorile, appellativo del tutto appropriato a quello che la sua essenza sprigiona e che la sua professione dispensa. Le buone maniere, ci rammenta subito Barbara, non sono altro che la modalità con la quale si rispetta gli altri e se stessi. Una scelta garbata nel modo di porsi e di vestirsi che sia adeguato rispetto all’occasione, all’orario e al contesto. È, infatti, fondamentale, continua Barbara, osservare sempre dove ci troviamo e con chi siamo, un’imprescindibile prerogativa attraverso la quale prendere le misure e poterci conseguenzialmente adeguare. Una modalità essenziale con la quale vivere i contesti e le persone che ne fanno parte, per poter con eleganza muoversi senza problematiche. E se il termine eleganza proviene dal verbo latino eligere, scegliere, è insito in ogni persona il sentirsi libero di scegliere e di fare come meglio si crede, ma essendo noi esseri sociali, siamo tutti indistintamente chiamati a rispettare i valori, le tradizioni e la cultura che vigono in un determinato cotesto sociale, poiché la libertà di ciascuno finisce nel momento in cui inizia il rispetto per l’altro.
Un tempo, la cultura delle “buone maniere” era molto più radicata nell’insegnamento e nell’educazione che si trasmettevano attraverso l’istituzione familiare e quella scolastica. Gli si dava molta importanza e si andava identificando con la capacità di sapersi comportare in qualsiasi ambiente, per poterne far parte ed esserne inclusi. Un qualcosa che è andato perdendosi come elemento trasmissivo, ma che rimane, e sempre lo rimarrà, come indispensabile forma di partecipazione al vivere collettivo.
Barbara Ronchi della Rocca è inoltre: una scrittrice, autrice di diverse pubblicazioni sul galateo, nonché collaboratrice di vari settimanali e periodici; un personaggio televisivo conosciuta dal grande pubblico per la partecipazione a innumerevoli trasmissioni sulle reti Rai e Mediaset, per conto delle quali ha seguito e commentato in diretta gli avvenimenti legati alle famiglie reali europee, tra cui le nozze di Carlo d’Inghilterra, quelle di suo figlio William, il funerale di Ranieri di Monaco e il Giubileo della Regina Elisabetta; consulente del Quirinale.
