Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.

Boniperti (al centro) insieme con Omar Sívori e John Charles, il Trio Magico bianconero tra gli anni 1950 e 1960

Nella notte del 18 Giugno si è spento Giampiero Boniperti, il suo nome è legato indissolubilmente alla storia della Juventus, prima da calciatore e poi da dirigente. Fedele alla maglia bianconera per tutta la durata della sua carriera agonistica, ha detenuto e detiene vari primati di presenze e gol.

Da calciatore ha fatto parte del famoso “trio magico” insieme a Charles e Sivori, uno dei più prolifici reparti di attacco ammirati nella massima serie italiana.

Gianni Brera, fuoriclasse del giornalismo che riscrisse lo sport e il suo linguaggio, coniò per lui il termine centro-campista e lo definì uno dei più grandi insieme a Valentino Mazzola.

“Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre, è andata meglio”, questo il suo commento dopo le 444 presenze con la maglia juventina (secondo solo ad Alex Del Piero), una storia fantastica, unica forse irripetibile, un amore incondizionato che spinse la famiglia “Agnelli” ad affidargli la Juventus chiavi in mano come se fosse un’utilitaria Fiat e lui la trasformò in una Ferrari diventando il Presidente della Juventus più forte di sempre che, con i suoi fuoriclasse, contribuì a rendere vincente la Nazionale Italiana degli anni 1978-1982.

Addio a una delle personalità più importanti nell’intera storia del calcio italiano, la sua celebre frase, cucita all’interno della maglia della squadra bianconera, è diventata il marchio di fabbrica della Juventus, un mantra e un monito allo stesso tempo per chiunque indossi la divisa bianconera.

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