Avvocato d’impresa e giurista economico, l’avvocato Fabio Valenziano aiuta da anni imprese e start up nella propria crescita economica ed organizzativo-aziendale sia in Italia che all’estero. “Non dobbiamo arrenderci e farci abbattere dalla crisi generata da questo terribile virus” dice l’avv. Valenziano, “dobbiamo necessariamente reagire utilizzando tutti gli strumenti disponibili affinché si possa resistere e superare questo momento ed anzi approfittarne per reinventarsi e modernizzare il tessuto economico sociale del nostro paese.” Cosa intende precisamente? “Questa crisi è e sarà un grande reset per l’economia, con reset non intendo un azzeramento ma una ripartenza. Le nostre imprese e i nostri modelli economici sono ancora molto incentrati sui vecchi standard degli scorsi decenni; tra le economie occidentali avanzate siamo, purtroppo, tra quelle a più basso carattere innovativo, e questo non va assolutamente bene. La crisi del COVID19 prima o poi passerà, ma a mio avviso genererà una accelerazione della digitalizzazione mondiale tale da proiettarci nel giro di un paio di anni in un mondo che avremmo visto solo tra un decennio. Parlo di stile di vita del consumatore medio, ma non solo, parlo anche di dinamiche economiche, di digitalizzazione del sistema, di consumi e di modelli d’impresa; questa crisi darà il colpo di grazia ai vecchi modelli per aprire definitivamente ai nuovi, e noi in Italia purtroppo non ce ne rendiamo minimamente conto!” Avvocato crede che il sistema imprenditoriale italiano sia troppo incentrato sul passato? ” sia chiaro gli imprenditori italiani sono degli eroi, fare impresa in questo paese è davvero complicato a causa dei mille lacci e lacciuoli che lo stato impone, ma il problema italiano è soprattutto un problema di scarsa innovazione e di un eccessivo provincialismo che tende a cullarsi eccessivamente su rendite di posizione e glorie del passato. Difficilmente ci rendiamo conto che il mondo oramai è globalizzato e dobbiamo confrontarci con tante realtà a forte tasso di innovazione. Quello che voglio trasmettere agli imprenditori è che non possiamo continuare a credere che il vecchio modello di business possa continuare per sempre, è il momento di investire in digitalizzazione ed innovazione altrimenti verremo schiacciati e divorati dalle imprese straniere che pezzo dopo pezzo fagocitano il tessuto produttivo italiano e che sono sicuro faranno grande shopping di aziende nel prossimo futuro. Basti pensare a colossi come Amazon, Booking, Google, Deliveroo, Spotify che sono comparsi da pochi anni e sono cresciti esponenzialmente, è tutto denaro drenato dalle imprese italiane, ma questo è solo l’inizio. Basta poco per immaginare cosa sta succedendo ed è successo alle persone con i vari lockdown, anche chi non aveva ancora dimestichezza con gli ordini on line ha imparato a farli, per non parlare di tutti gli altri servizi digitali, dalle banche alla ristorazione, e quali saranno le conseguenze? Chiaro, scompariranno sempre più quei piccoli negozi di prossimità generalisti che non sapranno creare un’offerta originale, il commercio in particolare ne soffrirà più di tutti, e i grandi colossi dreneranno quote sempre più grandi dalle piccole imprese divenendo loro intermediari nei confronti del consumatore finale. Sia chiaro io non sto condannando il modello digitale, che ritengo invece essere molto efficiente (da correggere solo in termini di giusta ed equa tassazione) sto invece condannando il fatto che un paese come il nostro non si investa fortemente in innovazione e digitalizzazione e non si creino masse critiche tali da rendere il paese in grado di agganciare questo treno.” Come vede il futuro delle imprese in Italia? “io sono un inguaribile ottimista e amo molto il mio paese che ritengo abbia grandissime risorse ed una vocazione all’impresa insita nel tessuto sociale che pochi altri paesi al mondo hanno; sono certo che questa “disgrazia” chiamata Covid possa essere una grandissima opportunità di modernizzazione del sistema paese e delle imprese dobbiamo solo guardare avanti con fiducia e capire che anche le crisi generano opportunità e questa non deve essere assolutamente sprecata.. e ricordiamoci sempre che italians do it better”
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