The Terror: una serie da scoprire

Ci sono volte in cui la noia o la curiosità ci portano a scoprire romanzi, film e in generale prodotti d’arte che seppur ignorati dai più si rivelano essere, alla fine, dei capolavori. A detta di alcuni (compreso chi scrive) è il caso di “The Terror”, la serie TV tratta dall’omonimo romanzo storico/horror dello scrittore statunitense Dan Simmons e disponibile anche in italiano sulla piattaforma Prime Video.

Recensita molto positivamente da The Independent (5 stelle), The Guardian (4 stelle) e da The Telegraph (4 stelle), “The Terror” propone una versione fittizia e condita con un pizzico di horror della “Franklin’s lost expedition” (spedizione perduta di Franklin), una spedizione navale organizzata dalla Marina britannica nel 1845 con lo scopo di percorrere e mappare l’ultimo tratto del passaggio a nord-ovest. Gli equipaggi delle due navi partite dall’Inghilterra per portare a termine la missione non avrebbero fatto più ritorno.

La serie vanta un cast “invidiabile”, come scrive The Independent, nel quale saltano subito agli occhi i nomi di Jared Harris (Chernobyl), Ciarán Hinds (Game of Thrones, Rome) e Tobias Menzies (The Crown), mentre quello illustre di Ridley Scott fa la sua comparsa fra i nomi dei produttori esecutivi.

“The Terror” ci trasporta in un mondo, quello delle regioni polari, dominato dal ghiaccio, dal gelo e dalle forze di una natura ostile alla vita. Per gli equipaggi delle due navi sembrano essere quelli gli unici ostacoli che si frappongono tra loro e l’obiettivo della spedizione. Ben presto, però, comincerà a nascere in loro il sospetto che il ghiaccio, la neve e la nebbia tengano celato un ulteriore pericolo, una minaccia sconosciuta. Quello che queste navi cercano ostinatamente di attraversare è in realtà un ambiente stregato, quasi alla Coleridge, il poeta inglese che negli ultimi anni del Settecento ambientò uno dei suoi capolavori, “The Rime of the Ancient Mariner”, in un Antartide dimora di esseri soprannaturali.

In storie come queste, rese ancora più turbolente dalla discordia e dagli scontri che coinvolgono gli uomini che ne sono protagonisti, gli errori di valutazione si pagano a caro prezzo e il lieto fine non rientra tra le conclusioni possibili.

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