Slow Tourism, viaggiare con lentezza.

Lo Slow Tourism è un nuovo approccio al viaggio che promuove la qualità e la lentezza dell’esperienza turistica, contrapposta invece alla velocità e alla frenesia.

Il movimento Slow è una filosofia di vita che si applica a diversi settori: dall’enogastronomia, all’amministrazione pubblica, fino ad arrivare appunto anche al turismo.

Si chiama Slow Tourism, in italiano “turismo lento”, questa modalità di viaggio che si è diffusa fortunatamente sempre di più negli ultimi anni in tutto il mondo, proponendo un modo di viaggiare che pone l’attenzione soprattutto al particolare.

Questa corrente si contrappone a quel diffusissimo turismo veloce e mordi e fuggi, rappresentato in particolare dalle crociere e dagli short break nelle grandi città, e non solo.

L’idea del turismo lento prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione completa da parte del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sul rispetto.

Rspetto non solo per le tradizioni e le persone locali, ma anche e soprattutto per l’ambiente e l’ecosistema e tutto ciò che fa parte del territorio che si sta visitando.

Si tratta quindi di una modalità di viaggio che valorizza e promuove lo sviluppo dei territori, in un modo del tutto responsabile e sostenibile.

Ci si muove alla ricerca del relax, del contatto con la natura, dei piccoli borghi di campagna, e dei piccoli paesini, alla ricerca di un luogo e delle sue peculiarità che ne identificano il luogo e gente che lo vive.

Viaggiare “slow” è prima di tutto uno stile di vita, ci si avvicina ad un territorio con un importante fondamento: la lentezza, in modo da permetterci profondamente e realmente di comprendere meglio ciò che stiamo visitando.

È un turismo che celebra la diversità, connette le persone e fa rivivere la gioai della pura scoperta, dell’apprendimento e della condivisione.

Ma quali sono i tipi di turismo lento? Quali si identificano come Slow Tourism?

Ci sono alcuni segmenti turistici già esistenti, che possono essere identificati come Slow Tourism e in particolare il trekking e i cammini, il cicloturismo, il birdwatching, le ippo-vie, il turismo fluviale e acquatico, le visite ai musei, e tante altre alternative interessanti, tutto rigorosamente in totale relax.

Si tratta di tipologie di turismo che prevedono un impatto ecologico minore, un turismo eco-sostenibile, che rispetta l’ambiente, giusto eticamente e socialmente in quanto attento alla qualità della vita delle comunità locali ed alla creazione di opportunità per queste e le generazioni future.

Fortunatamente questa corrente si sta diffondendo sempre di più negli ultimi anni, e il turista “slow” è arrivato all’idea di volersi liberare dai ritmi frenetici della quotidianità, almeno durante il viaggio.

L’obiettivo dello Slow Tourism è quello di riuscire a tornare a casa con un grande bagaglio di emozioni profonde attraverso un viaggio realmente coinvolgente e gratificante.

Riappropriamoci del nostro tempo, prendiamocela con calma!

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