Norcia: La casa del tartufo

Norcia è un comune della provincia di Perugia situato nell’Appennino umbro a 600 mt. s.l.m. all’interno del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Precisamente dista 55 km da Ascoli Piceno, 238 km dal casello autostradale di Cesena Nord, 96 km da Perugia, 181 km da Roma, 88 km da San Benedetto del Tronto, 65 km da Terni, e confina con le vicine località di Accumoli, (RI), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cerreto di Spoleto, (PG), Cittareale (RI), Montemonaco (AP) e Preci (PG). La sua posizione geografica permette ai numerosi nursini (i nativi di Norcia) emigrati verso le città, di poter far con frequenza ritorno durante l’anno.

La sua superficie si estende per circa 275 km2 e comprende le sue 25 piccole frazioni sparse: Agriano, Aliena, Ancarano, Biselli, Campi, Casali di Serravalle, Castelluccio, Cortigno, Forca Canapine, Forsivo, Frascaro, Legogne, Nottoria, Ocricchio, Ospedaletto, Paganelli, Pescia, Piediripa, Popoli, San Marco, San Pellegrino, Sant’Andrea, Savelli, Serravalle, Valcaldara.

L’altitudine delle frazioni varia sensibilmente dal collinare abitato di Biselli a 490 mt. s.l.m. fino a salire verso la punta più alta a 1.541 mt. s.l.m.

Dal punto di vista geografico e naturalistico, il comune di Norcia si estende sull’altopiano di Santa Scolastica, un rigoglioso e vasto pianoro di origine tettonica che, nel Pliocene e nel Quaternario, era la culla di un lago svuotatosi in seguito a movimenti tellurici che aprirono un varco a sud-ovest, le Gole di Biselli. L’altopiano è circondato da un territorio prevalentemente collinare racchiuso tra la Valnerina, una valle angusta e sinuosa di origine fluviale scavata dal fiume Nera e la catena dei Monti Sibillini, che formano un anfiteatro di ineguagliabile bellezza con vette in grado di raggiungere e superare i 2.000 metri di altezza.

Tutta la zona è ricca di fenomeni carsici che generano una notevole varietà di aspetti morfologici ed un paesaggio caratterizzato da un’alternanza di rocce nude e zone ricoperte da uno strato più o meno profondo di fertile suolo agrario. Questi prati, conosciuti con il nome di Marcite, hanno la peculiarità di avere un alto tasso d’umidità che scaturisce da sistemi d’irrigazione esistenti da secoli e realizzati dai monaci benedettini. Le acque che in abbondanza scendono a valle dai monti, controllate da chiuse e canali, sommergono in maniera continuativa e controllata il suolo, così da mantenere costante il livello di umidità durante il periodo estivo, ed impedirne il congelamento durante la stagione invernale. Questo sistema permette inoltre la coltivazione dei terreni in qualsiasi stagione, consentendo la raccolta di un fieno abbondante.

Le attività artigianali che ancora oggi si praticano a Norcia sono fondate su antiche tradizioni che si sono tramandate di generazione in generazione ed hanno rappresentato una delle principali fondi di sostentamento della popolazione, l’agricoltura e la pastorizia tra tutte. La produzione casearia di formaggi e ricotte, la coltivazione del tartufo e delle famose lenticchie di Castelluccio, la lavorazione del’oro, della lana, del legno della ceramica artistica e botteghe per il restauro dei mobili antichi.

Nei secoli Norcia ha visto svilupparsi anche un’altra attività sempre legata agli animali: si tratta delle “norcinerie”. I norcini sono coloro che lavorano il maiale, una tradizione tramandata di padre in figlio talmente affinata nei secoli che ha contribuito alla nascita della famosa Scuola Chirurgica di Norcia e Preci. In seguito anche la lavorazione del ferro battuto fu di vitale importanza, in quanto permise di produrre, già nel 1500, i ferri che sarebbero stati utilizzati nella Scuola Chirurgica.

Il clima è tipico di collina ma sulle alture la temperatura durante la stagione invernale può scendere anche di parecchi gradi sotto lo zero. Qui le precipitazioni nevose possono essere anche abbondanti ed i venti sono quasi sempre presenti.

Per la sua conformazione geografica il comune di Norcia offre la possibilità di praticare numerosi sport in tutte le stagioni dell’anno. E permette di scoprire luoghi e prospettive nuove ed insolite. Lungo i suoi numerosi sentieri si possono praticare trekking, passeggiate ed escursioni a piedi, a cavallo o con asini e muli. Per gli amanti del volo libero col deltaplano ed il parapendio la Piana di Castelluccio offre uno dei luoghi migliori e più rinomati per volare. Qui durante la stagione invernale tanti appassionati vengono anche per effettuare ciaspolate sulla neve, sci di fondo e nordic walking. Gli amanti della neve potranno anche recarsi nella stazione sciistica di Forca Canapine, l’unico centro in Umbria per sport invernali, attrezzata con impianti di risalita, piste di discesa, anelli di piste da fondo ed una scuola di sci. Per gli sport d’acqua, invece, i fiumi della valle si prestano per la pesca sportiva, il canottaggio ed il rafting, soprattutto lungo il fiume Corno. Da qualche anno, poi, la vecchia tratta ferroviaria Norcia-Spoleto, ora dismessa, è stata adibita a percorso naturalistico percorribile sia a piedi che in mountain bike con cui si potrà attraversare uno dei tratti dell’Umbria più belli e caratteristici per conformità del territorio e per la natura che lo circonda.

Norcia è ricca di un cospicuo patrimonio artistico che, a causa degli eventi sismici che nei secoli hanno colpito la zona, ha subito profonde lesioni e distruzioni che hanno purtroppo cancellato un passato che risaliva all’epoca pre-romana.

Non può mancare un salto alla Piana di Castelluccio lunga circa 20 chilometri in cui, nella tarda primavera, ha luogo lo spettacolo della Fioritura; numerose varietà di fiori sbocceranno in contemporanea alle piante delle lenticchie, ricoprendo la piana di mille colori, per offrire uno degli spettacoli più belli che si possano ammirare.

Il pregiato e rinomato tartufo nero è una delle principali risorse del territorio che è possibile trovare nei boschi e che ogni anno viene festeggiato con la tradizionale sagra “Nero Norcia” che si svolge nel mese di febbraio.

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