MATERA LA CITTA’ DEI SASSI: CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.

Lo scorso 20 gennaio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La città dei Sassi, infatti, quest’anno è stata designata insieme alla città Bulgara di Plovdiv come centro delle attività culturali dell’ Unione, avendo così la possibilità di portare all’attenzione di un’ampia platea internazionale di pubblico il suo unico patrimonio culturale, fiore all’occhiello di tutto il Paese. Matera è soltanto la quarta città Italiana, la prima del Mezzogiorno a beneficiare di questa possibilità (prima della città Lucana: Firenze, Bologna e Genova). Si tratta dunque di un occasione davvero importante non solo per la visibilità internazionale di Matera, ma anche per continuare a rilanciare, in tutto il Paese, il comparto dell’impresa culturale, in leggera risalita dopo alcuni anni di crisi ma ancora caratterizzato da moltissime zone d’ombra. Tanti i progetti creativi che scorrono nell’arco di un anno. Matera si risveglia da un torpore culturale locale e si mostra al mondo. Tutto il sistema economico locale è coinvolto, ma ognuno con un ruolo deciso e dettagliato. E’ anche un chiaro esempio pratico di come la cultura può dare lavoro, la cultura è occupazione giovanile. I Sassi sono stati definiti un paesaggio culturale. Con il termine “ Sassi “ si intendono i due quartieri che costituiscono, insieme alla “Civita” e al “Piano”, il centro storico di Matera. I Sassi si dispongono intorno e sul fondo di due solchi vallivi, plasmati dal passaggio dell’acqua, incanalata dai cosiddetti “Grabiglioni”. A dividere le due valli sorge la rupe della Civita, che ospita la cattedrale Romanica. Ai piedi della Civita e al margine superiore dei Sassi giace il Piano, il centro storico post-Medievale, oltre il quale si estende la Matera post-sfollamento. Sul versante opposto della Gravina di Matera, è presente l’altopiano della Murgia, con chiese rupestri sparse lungo i pendii delle Gravine, rientranti nell’istituzione del Parco della Murgia Materana e protette dalla stessa. Grotte naturali, architetture ipogee, cisterne, enormi recinti trincerati, masserie, chiese e palazzi si susseguono e coesistono, scavati e costruiti nel tufo delle Gravine. La città della pietra, centro storico di Matera scavato a ridosso del burrone, è stata abitata sin dal Paleolitico: alcuni tra i reperti trovati risalgono al XIII millennio a. c., e molte delle case che scendono in profondità nel calcare della Gravina, sono state vissute senza interruzione dall’età del bronzo, sino allo sfollamento avvenuto negli anni cinquanta. La prima definizione di Sasso come rione abitato petroso risale ad un documento del 1204. I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione e antropizzazione succedutesi nel tempo, da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo Neolitico, all’habitat della civiltà rupestre di matrice orientale (IX-XI sec.), che costituisce il subtrato urbanistico dei Sassi, con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; della Civitas di matrice Occidentale Normanno-Sveva (XI-XIII sec.), con le sue fortificazioni, alle successive espansioni Rinascimentali (XV-XVI sec.) e sistemazioni urbane Barocche (XVII-XVIII sec.); ed infine al degrado igienico- sociale del XIX e della prima metà del XX sec. Allo sfollamento disposto con legge nazionale negli anni 50, fino all’attuale recupero iniziato a partire dalla legge del 1986. Facciate Rinascimentali e Barocche si aprono su cisterne dell’VIII sec., trasformate in abitazioni. I Sassi, la città popolare, insieme alla Civita Aristocratica e Medievale eretta su un’ antica Acropoli, sono in effetti un palinsesto pieno di sorprese, anche se sembrano immobili e compatti, chiusi nella pietra nuda a tratti appena corretta da una mano di calce. Il centro storico è anche una famosa meta per il cinema. Mel Gibson ambientò nei Sassi gli esterni de “La passione di Cristo”, luogo che ritenne perfetto come ambientazione di Gerusalemme. Tante altre pellicole nazionali ed internazionali presentano i Sassi come sfondo tra cui “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi ecc. Ora Matera con la sua importante architettura assurge a simbolo del Mezzogiorno italiano, nuovo polo innovativo di riferimento di un Sud che vuole innovare e crescere.

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