La suggestiva bellezza del Torrente Rioscuro. Il Monumento Naturale nel Cineto Romano offre scorci spettacolari.

Uno splendido paesaggio ricco d’acqua immerso in una vegetazione lussureggiante: questa è la visione garantita dal Monumento Naturale Torrente Rioscuro, in provincia di Roma. Istituito dal 2018, si estende per 61 ettari ed è gestito totalmente dal comune di Cineto Romano.

Partendo dai valori naturalistici che lo possono descrivere, a contraddistinguerlo è, in primo luogo, un corso d’acqua che, costellato da cascate, offre un ambiente a dir poco emozionante, di grande interessare sia per l’aspetto paesaggistico che per quello geologico. Lungo il corso del Torrente sono presenti varie forre calcaree e, fra la fauna, rare specie come il gambero di fiume. Inoltre, lo stesso è un corridoio protetto tra un grande numero di ambiti tutelati, e rappresenta una vera e propria rete ecologica che permette gli spostamenti della grande fauna appenninica.

Tra i valori culturali, invece, occorre sottolineare come il paesaggio che lo circonda configuri un forte richiamo evocativo alla corrente artistica dei pittori della Campagna Romana del XX secolo; le suggestioni dall’area, infatti, nei primi decenni del 1900 hanno ispirato artisti del gruppo dei “XXV Pittori della Campagna Romana”, tra i quali Enrico Coleman.

In ricordo di tale attività artistica – e in particolare in ricordo di Coleman che, forse più di altri si dedicò a ritrarre la Valle dell’Aniene – il percorso è stato chiamato “Sentiero Coleman”, ed ormai molto noto nel modo escursionistico.

La scelta di tutelare quest’area nasce dalla sua collocazione in un ecosistema privilegiato, fattore pienamente confermato dai vari aspetti paesaggistici che lo connotano.

Una fitta rete di corsi dacqua di modesta entità e a regime torrentizio, infatti, scorrono negli impluvi del bacino modellando il territorio e, di conseguenza, dando forma a limpidi laghetti e ripide cascate.

In riferimento a queste ultime, le più famose sono proprio quelle del Torrente Rioscuro, che tra l’altro è parte del sistema imbrifero del torrente Ferrata e, più a valle, del fosso della Scarpa, dove costruisce rilevanti afflussi idrici alla riva destra del fiume Aniene.

Posto a circa 610 metri sul livello del mare, il Monumento può essere raggiunto in circa 30 minuti dal centro abitato di Cineto percorrendo un suggestivo sentiero attraverso boschi misti, corsi dacqua, cascate e piccole sorgenti.

Lungo il corso del torrente, non è poi raro imbattersi in travertino di precipitazione, roccia calcarea di deposito chimico dal colore bianco giallognolo, formatasi per precipitazione dalle acque di carbonato di calcio in prossimità di sorgenti e cascate. A contraddistinguerla, poi, una struttura porosa, vacuolare e cavernosa.

Nei luoghi dove la turbolenza dell’acqua è intensa, inoltre, la degasazione dell’acqua e la conseguente perdita di anidride carbonica causano la precipitazione di carbonato di calcio sotto le suggestive forme di festoni e drappi verticali travertinosi.

Incantevole anche la vegetazione dei livelli collinari e montani, che si sviluppa in un consorzio arboreo composto da arbustivi e greti ghiaiosi. Qui, in particolare, è possibile riscontrare un microclima umido e fresco, nonché un’inversione termica dovuta alla ridotta insolazione e alla costante presenza di acqua del torrente (la quale ha determinato la formazione di una vegetazione ricca in latifoglie, tipiche dell’Appennino centrale).

Tra questa, si distinguono carpino nero e bianco, acero dUngheria, frassino, il raro tiglio, nocciolo e, per finire, maestosi esemplari in alveo di pioppo bianco.

Infine, il Torrente si inserisce all’interno di un percorso denominatoCammino Naturale dei Parchi”, individuato dalla Regione Lazio. Quest’ultimo attraversa sette aree protette (sei regionali più il parco nazionale Gran Sasso – Monti della Laga) ed un monumento naturale (Valle delle Cannuccete). Da un punto di vista ecologico, quindi, il Rioscuro rappresenta un corridoio di collegamento tra le aree protette appenniniche.

Vista l’incredibile valenza naturalistica e culturale che ricopre, il Monumento Naturale si afferma a tutti gli effetti come una realtà cui deve essere necessariamente prestata attenzione; se non altro, anche semplicemente per godere della suggestiva bellezza che è in grado di offrire.

 

Foto Simone Paris

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