Incontro con la storia: il Circolo Ufficiale delle Forze Armate di Roma, crocevia di eroi e cultura

Nel cuore di Roma, dove le strade raccontano storie di epoche passate e la modernità s’intreccia con la storia, sorge il Circolo Ufficiali delle Forze Armate, situato in via Venti Settembre, 2. Villa Savorgnan di Brazzà, nel complesso Barberini è un edificio emblematico e storico, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche come custode di storie, tradizioni e ricordi che hanno plasmato l’Italia.

Fondato in un’era di grandi cambiamenti, durante il Risorgimento italiano, il Circolo rappresenta un capitolo vivente nella narrazione di una nazione in cerca della propria identità. Qui, dove il passato incontra il presente, ogni pietra, ogni corridoio, parla della lotta, del coraggio e dello spirito di un popolo che ha combattuto per la sua unificazione.

La sua architettura, un magnifico esempio di stile neoclassico, riflette la grandezza e l’eleganza di un’epoca in cui l’arte e l’architettura erano strumenti di espressione culturale e politica. Ma il Circolo non è solo un testimone silenzioso della storia: è un luogo dove questa storia continua a vivere, attraverso le sue attività, i suoi eventi e le persone che ancora oggi lo frequentano.

Il Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma è un palcoscenico dove si sono svolte alcune delle pagine più significative della storia italiana. La sua fondazione segna l’inizio di un viaggio attraverso momenti cruciali che hanno plasmato non solo il destino dell’Italia, ma anche quello dell’Europa.

Il Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Italia ha una storia affascinante e ricca di eventi. Fondato nel 1934, dalla fusione tra Circoli Presidiari di Torino e Roma, ha subito diversi cambiamenti organizzativi e strutturali nel corso degli anni. Inizialmente, era situato a Palazzo Barberini, ma nel 2006 si è trasferito alla Villetta Sarvognan di Brazzà.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il CUFA fu rinnovato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Ministro della Difesa che ne divenne Presidente Onorario. Questo ha segnato una nuova era per il Circolo, che ha continuato a svolgere il suo ruolo di rappresentanza e aggregazione per gli ufficiali in servizio e in congedo.

Nel 2010, il Circolo è stato ulteriormente ristrutturato con nuove normative, confermando la sua autonomia amministrativa e contabile e ponendolo sotto la guida del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Oggi, il CUFA non solo fornisce servizi di accoglienza e ristorazione di alto livello, ma è anche un luogo di promozione culturale, che ospita eventi teatrali e musicali. Il Circolo mantiene un patrimonio culturale significativo, tra cui opere d’arte e manufatti storici come il servizio di ceramica inglese donato dalla Regina d’Inghilterra nel 1910. Tra le sue gemme artistiche, spicca anche il Mitreo “Barberini”, un sito dedicato al culto di Mitra risalente al II secolo d.C

Nel clima di passione e patriottismo del Risorgimento, il Circolo fu concepito come un luogo di incontro per gli Ufficiali. Qui, tra le sue mura, si respirava un’atmosfera di cambiamento e speranza. Gli ufficiali, molti dei quali parteciparono attivamente agli sforzi per l’unificazione italiana, trovavano nel Circolo un rifugio, un luogo dove condividere idee e ideali.

Con l’avvento delle due guerre mondiali, il ruolo del Circolo si trasformò. Durante la Prima Guerra Mondiale, divenne un punto di raccolta per gli ufficiali di ritorno dal fronte, un luogo dove condividere le esperienze vissute e dove trovare conforto. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Circolo assunse un ruolo ancora più significativo, diventando un luogo di pianificazione strategica e di rifugio durante i periodi più bui del conflitto. La storia del Circolo in questi anni è intrisa di coraggio e resilienza, riflettendo la determinazione di un popolo in lotta.

Ha visto passare tra le sue sale molti personaggi storici: generali, eroi di guerra, politici e intellettuali che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana. Eventi significativi, incontri di alto livello e discussioni vitali per il destino della nazione hanno avuto luogo tra le sue mura, rendendolo un vero e proprio crocevia della storia italiana.

L’edificio del Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma è un capolavoro di stile neoclassico, che cattura l’attenzione con la sua maestosa facciata. Le sue colonne solide ed eleganti evocano la forza e la dignità, qualità intrinseche delle Forze Armate italiane. Ogni dettaglio, dalle imponenti porte in legno alle finestre armoniosamente proporzionate, racconta una storia di artigianato e cura del dettaglio. La pietra utilizzata, resistente e nobile, non è solo un elemento estetico, ma anche un simbolo della durabilità e della resilienza dell’istituzione che rappresenta.

Varcando la sua soglia si incontra subito la storia dei Savoia e del Regno d’Italia. Si ha l’impressione di entrare in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Le sale interne sono un trionfo di arte e architettura, con soffitti affrescati che raccontano storie di battaglie e vittorie. Ogni stanza ha una propria identità, con arredi che rispecchiano diverse epoche storiche, da mobili in stile rinascimentale a decorazioni barocche. Questi spazi non sono solo luoghi di incontro, ma gallerie dove l’arte e la storia si fondono, creando un’atmosfera unica e intrisa di significati. Immerso in un’atmosfera di sacrale quiete, il visitatore viene immediatamente avvolto dalla storia

Questo luogo storico, con la sua solenne atmosfera, induce a lasciare alle spalle la realtà quotidiana, caratterizzata da caos e stress, per essere trasportati in un’altra dimensione. Qui, il nobile passato della nostra storia nazionale diventa tangibile, catturando i sensi degli ospiti. Gli eleganti arredi, le sale signorili e la ricca tradizione operano un incantesimo sulla mente dei visitatori, rapendone l’animo e conquistandone i cuori.

L’architettura del Circolo non è solo un piacere estetico, ma anche un’espressione simbolica. Ogni elemento, dalle statue che adornano la facciata agli affreschi nei soffitti, ha una storia da raccontare. Essi riflettono non solo la gloria militare, ma anche valori di onore, sacrificio e impegno. Attraverso questi simboli, l’edificio comunica con i visitatori, trasmettendo messaggi di forza, speranza e continuità.

La sua sede, la residenza nota come Villa Savorgnan di Brazzà, incastonata nei rigogliosi giardini Barberini a Roma è un edificio emblematico che fu eretto nel 1936, ideato dai rinomati architetti Gustavo Giovannoni e Marcello Piacentini, su richiesta del nobile Ascanio Savorgnan di Brazzà. L’architettura della villa è maggiormente influenzata dallo stile di Piacentini piuttosto che da quello di Giovannoni.

Il giardino, arricchito nel 1867 da Giovanni Mazzoni, subì una metamorfosi alla fine del XIX secolo con la vendita delle zone limitrofe a soggetti privati, alterando così la composizione del verde circostante. La villa si distingue per il suo fronte rivolto verso la parte posteriore di Palazzo Barberini.

Questo sito di rilevanza storica e architettonica, Villa Savorgnan di Brazzà, non solo testimonia un ricco passato ma riveste anche un ruolo centrale nel panorama attuale come dimora del Circolo Ufficiali delle Forze Armate, segnalandosi come un luogo di notevole interesse nella capitale italiana.

Il Circolo ufficiali delle Forze armate d’Italia ha sede a Roma ed è, a tutti gli effetti, inserito nell’ambito degli uffici di organizzazione del Ministero della Difesa. Gli organi, l’organizzazione e il funzionamento del Circolo sono disciplinati dal regolamento.

Gli eventi che vengono organizzati al suo interno arricchiscono la vita sociale dei membri, ma aprono anche un dialogo con la comunità civile, promuovendo una comprensione più profonda del ruolo delle Forze Armate nella società. Le attività sociali e di rappresentanza espletate dal Circolo ufficiali delle Forze armate d’Italia non sono considerate commerciali ai sensi dell’articolo 4, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. Gli ufficiali in servizio delle Forze armate e del Corpo della guardia di finanza sono iscritti di diritto al Circolo, e sono tenuti al pagamento obbligatorio della quota mensile.

Inoltre, offre servizi di accoglienza e ristorazione di alto livello, con personale selezionato e formato in varie discipline, inclusi corsi di sommelier, buone maniere per il personale di sala e preparazione di piatti speciali, come quelli vegani, vegetariani, o per celiaci. Il personale è anche qualificato nella preparazione di piatti stranieri e ha ricevuto formazione linguistica, in particolare in inglese, per accogliere ospiti internazionali.

Al Circolo è destinato personale militare e civile nell’ambito delle dotazioni organiche del Ministero della difesa, il quale subentra in tutti i rapporti di lavoro in essere a tempo indeterminato del Circolo. Per il funzionamento sono utilizzate le risorse derivanti dalle quote obbligatoriamente versate mensilmente dagli ufficiali, l’ammontare delle quali è stabilito annualmente dal Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, nonché gli eventuali contributi finanziari e strumentali forniti dal Ministero della difesa nell’ambito degli stanziamenti ordinari di bilancio.

Il CUFA promuove, inoltre, iniziative culturali, teatrali e musicali, con l’obiettivo di offrire una varietà di spettacoli.

Nel tessuto urbano di Roma, il Circolo si distingue come un luogo di significato storico e culturale. È diventato un punto di riferimento per chi cerca di connettersi con la storia militare e artistica della città. La sua presenza continua a influenzare e ispirare, rendendolo un simbolo vivente della storia romana e italiana.

Nel concludere questo viaggio alla scoperta del Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma, è impossibile non rimanere affascinati dalla ricchezza storica e culturale che questo luogo emblematico offre. Più che un semplice edificio, il Circolo è un simbolo vivente della storia italiana, un ponte tra il passato e il presente, un luogo dove la storia è palpabile in ogni angolo.

Attraverso la sua architettura imponente e i suoi interni ricchi di storia, il Circolo racconta storie di eroismo, di cultura, di incontri che hanno segnato il corso degli eventi. È un luogo dove l’arte e la storia militare si intrecciano, creando un’atmosfera unica che risuona con le voci del passato.

Oggi, il Circolo continua a essere un fulcro della vita culturale e sociale di Roma, un luogo di incontro, di scambio e di riflessione. La sua presenza nella capitale non è solo un ricordo del passato, ma anche una testimonianza vivente dell’importanza della storia e della cultura nella formazione dell’identità di un popolo.

Per chiunque sia appassionato di storia, arte o architettura, una visita al Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma è un’esperienza imperdibile, un’opportunità per immergersi nella storia, per sentire il peso e il significato di ciò che è stato e di ciò che continua a essere.

Il Circolo non è solo una parte della storia di Roma; è una parte vitale della storia dell’Italia. È un luogo che merita di essere esplorato, compreso e, soprattutto, celebrato.

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