Il mirto, myrtus communis, è un arbusto robusto e sempre verde. Cresce nella macchia mediterranea e ci porta subito in Sardegna. È soprannominato il pepe della Corsica e anche mortella. Spesso ricordato nei miti femminili, anche in quello della bella Afrodite, simbolo d’amore che uscita dall’acqua si nascose in un cespuglio di mirto per sfuggire ad un satiro. ![](https://www.eventiculturalimagazine.com/wp-content/uploads/2022/12/thumbnail_Screenshot_20221214_201049-225x300.jpg)
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Le qualità del mirto sono molte e si può utilizzare in cucina, in estetica, ma soprattutto ha grandi proprietà come pianta officinale in erboristeria e farmacologia. Un antinfiammatorio, balsamico, antisettico e astringente. Da’ dei benefici all’apparato respiratorio, al digerente e rinforza il sistema immunitario.
Le sue bacche si raccolgono verso fine novembre e sono preziose per preparare un ottimo liquore in macerazione alcolica. Raccoglierle richiede un pò di tempo e pazienza.
Un’amica sarda mi ha suggerito una sua ricetta che condivido volentieri.
Mettere 600 gr di bacche di mirto in 1 litro di alcool. Lasciarle per 40/60 giorni in ammollo. Passato il tempo spremere le bacche nell’alcool.
Far bollire un litro d’acqua con 500 grammi di zucchero e lasciar freddare. Unire poi al bel liquido violaceo, imbottigliate e aspettate almeno venti giorni. Alla salute!