Un viaggio emozionante che percorre l’Anfiteatro Flavio, il Palatino e il Foro Romano attraverso reperti unici ed aree archeologiche mai aperte al pubblico
La storia di una delle più importi dinastie di Roma in mostra al Parco Archeologico del Colosseo. “Roma Universalis. L’Impero e la dinastia venuta dall’Africa”, in programma fino al 24 agosto 2019, narra le vicende che hanno contraddistinto l’era dei Severi, al potere per quarant’anni dal 193 al 235 dopo Cristo. La dinastia proveniente dall’Africa ha apportato ninfa vitale all’evoluzione storico-artistica e architettonica dell’antica Urbe grazie a riforme di grande importanza. La mostra, promossa dal Parco archeologico del Colosseo con l’organizzazione e la promozione di Electa, ha l’obiettivo di narrare al pubblico una delle ultime fasi di splendore dell’Impero Romano, un governo fatto da uomini che lasciarono un’eredità di primissimo rilievo. Tra le riforme più audaci, come non citare la “Constitutio Antoniniana”, emessa da Caracalla nel 212 dopo Cristo, che riconobbe la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell’Impero. Un atto rivoluzionario che suggellò l’universalismo e il cosmopolitismo di Roma.
Il valore aggiunto dell’esposizione è senza dubbio il coinvolgimento di tre monumenti che non hanno certo bisogno di presentazioni: Colosseo, Foro Romano e Palatino. Si tratta di un ricchissimo percorso di visita che prende l’avvio dalla galleria del II ordine dell’Anfiteatro Flavio, dove si trova esposto il nucleo narrativo principale, per poi interessare il Foro romano e il Palatino, tra monumenti e luoghi collegati ai Severi, alcuni solitamente chiusi al pubblico. Nel Tempio di Romolo, è esposto per la prima volta uno straordinario ciclo statuario composto da ritratti e busti di marmo di pregevole fattura, scoperto presso le Terme di Elagabalo. Le stesse Terme di Elagabalo, sono parte del percorso di visita e per la prima volta aperte al pubblico. Il ricco percorso abbraccia inoltre il complesso del “Vicus ad Carinas” e i luoghi severiani del Palatino, come la Domus Severiana, lo Stadio e la Domus Augustana. Attraverso il Vicus, antico passaggio che conduceva al popoloso quartiere “delle Carine” sul colle Esquilino, ci si affaccia oggi sul Templum Pacis, dove è possibile ammirare il superbo opus sectile pavimentale, da poco restaurato e riportato all’antico splendore.
Il nucleo narrativo principale, esposto presso il secondo ordine del Colosseo, indaga lo stretto rapporto tra l’Urbe e la dinastia dei Severi, attraverso oltre 100 reperti provenienti da musei italiani e internazionali. L’area espositiva, divisa in quattro settori, è in grado così di raccontare l’ascesa dei Severi, dalle origini con Settimio Severo proveniente da Leptis Magna (odierna Libia), alle riforme attuate e al loro impatto sulla complessa società romana. In questo discorso la Forma Urbis Severiana, pianta della città di Roma incisa su lastre di marmo, gioiello di inestimabile valore nel campo della topografia, rappresenta un documento eccezionale, altro tesoro che è possibile conoscere da vicino grazie a “Roma Universalis. L’Impero e la dinastia venuta dall’Africa”. Una mostra, o meglio un viaggio, attraverso l’Impero Romano che permette di entrare in contatto con una dinastia che contribuì a rendere grande ed universale l’antica Urbe.
“Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa”
Parco archeologico del Colosseo, S. Maria Nova, 53
Dal 15/11/2018 al 24/08/2018;
Orari: 8.30 – 16.30 fino al 15 febbraio 2019; 8.30 – 17.00 dal 16 febbraio al 15 marzo 2019; 8.30 – 17.30 dal 16 marzo al 30 marzo 2019; 8.30 – 19.15 dal 31 marzo al 31 agosto 2019.
Prezzo Intero € 12,00