Un Gabbiano‏

zIntrecci amorosi, paura d’abbandono, sogni disillusi e morte sono i cardini attorno a cui ruota una versione del tutto originale e suggestiva del giovane attore e cantautore Gianluca Merolli che debutta come regista al Teatro Sala Uno di Roma con  “Un Gabbiano” di Anton Checov. La sua compagnia, composta da un cast di alto livello, Anita Bartolucci (Irina), Francesca Golia (Nina), Giulia Maulucci (Mascia), Fabio Pasquini (Medvedenko), Ivan Alovisio (Trigorin) e Pippo Cangiano (Sorin), ha saputo interpretare alla perfezione il mondo checoviano, mondo in cui la tragedia è quella di un’umanità delusa dalla vita inutile.

Testo ricco di pronostici di morte del corpo e dell’anima dove il giovane regista ripropone riflessioni su cosa vuole dire vivere chiusi in se stessi, ciascuno in preda ai propri tormenti e affanni, nella propria disperazione individuale.

Nel dramma di Cechov, come nella regia di Morelli, si alza il sipario e troviamo sette fantocci, sette solitudini, sette personaggi persi nel passato alla continua ricerca di un senso nella propria vita, vinti a priori dalla fatalità ostile. La morte diventa cosi per Morelli la chiave di lettura dove anime già morte interpretate da questi sette fantocci ci aiutano a rivivere ciò che è già accaduto in passato. Il regista vuole farci capire cosi quanto gli uomini possano essere morti già in vita. Per Checov come per Morelli la catastrofe consiste in qualcosa di più profondo una fine più straziante, e cioè nella condanna a continuare a viverla, trascinando la propria esistenza, che risulta essere in seguito una morte cosciente, nel cui animo c’è un profondo desiderio di vita e tutto ciò rende la loro esistenza ancora più disperata.zz

A caratterizzare lo spettacolo sono le suggestive istallazioni che compongono un tipo di scenografia tutta nuova con giochi di luci, ombre, chiaro scuri e musiche in grado di creare spazi atmosfera ed emozioni, tutto nell’anima del Teatro Sala Uno di Roma dove ad avere un filo conduttore con il pubblico troviamo addirittura uno specchio d’acqua al centro del palcoscenico che simboleggia il lago intorno a cui ruotano le vite dei personaggi, dove la vita stessa di Kostantin viene affogato.

 

Box informazioni:

UN GABBIANO
da Anton Cechov
Adattamento e regia di Gianluca Merolli
Produzione Andrea Schiavo per H501 e Napoli Teatro Festival Italia
Teatro SALA UNO
Piazza di Porta San Giovanni 10
Dal 8 al 17 Ottobre 2015 ore 21 (domenica, ore 18)

Antonietta Violante

 

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