Tamburi della Pace

Il 6 maggio scorso infatti si è concluso con successo e grande affluenza di pubblico il 6° Meeting Internazionale del Tamburello, immancabile appuntamento per tutti gli appassionati, i costruttori e i musicisti che utilizzano questo strumento.

Ancora una volta il festival si è rivelato una grande occasione per promuovere cultura per tutti e per divulgare la conoscenza del tamburo a cornice tradizionale italiano e della musica popolare e di tutto ciò che vi ruota attorno, tramite gli stand con strumenti artigianali tradizionali e di nuova invenzione, i seminari ed una variegata gamma di proposte concertistiche.

Suggestiva l’esposizione “Tamburi della Pace”, sapientemente illustrata dal musicista Francesco Paolo Manna, che insieme agli stand espositivi dei mastri liutai, ha catturato l’interesse di tutti, dagli esperti appassionati ai curiosi venuti per farsi un’idea di questo mondo antico da riscoprire. Tamburi provenienti da tutto il mondo, carichi di storia, ancora vibranti delle mani antiche che li hanno percossi.

Particolarmente riuscita la proposta di seminari di diverse tecniche e complessità, una sorta di caleidoscopica e totalizzante esperienza all’interno di questo vasto universo.

Affollatissime le tre serate che hanno visto alternarsi sul palco artisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Molto attesa la band siciliana dei IPERcusSONICI che si è prodotta in una esibizione esplosiva e di incontenibile energia. Originale il progetto di Lavinia Mancusi, frutto di culture in mescolanza e in continuo dialogo. Di particolare interesse la proposta dei Tamburello Cafè, che pareva sviluppare il concetto di “iper-tamburo”, una sorta di grande tamburo virtuale, scomposto nelle sue parti fisiche e sonore e suonato a “quattro mani” dal quartetto. Splendida anche la “Zampognòrchestra” che ha giustamente portato nuova melodia ad uno strumento così antico. Immancabile ed estremamente coinvolgente la perfomance di Nando Citarella e Ugo Maiorano.

Infine, la voce vibrante di Enza Pagliara che ha fatto furore, accompagnata da virtuosi musicisti e la passione trasudata da tutti gli altri che hanno calcato la scena.

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