SENSI DEL NON-SENSO Il meraviglioso riflesso sotterraneo di Alice

 

Dal 24 al 29 gennaio, presso il Teatro Duse di Genova, andrà in scena Alice Underground, uno spettacolo ideato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, presentato per la prima volta a Milano, presso il Teatro dell’Elfo, nel dicembre 2012.

Per il suo continuo rinnovarsi nel tempo e moltiplicarsi nello spazio, la figura di Alice incarna il fluttuante inter-mondo dell’inconscio individuale e collettivo, quel familiare e inquietante “sottosuolo” al confine fra realtà e immaginazione, che noi tutti esploriamo nei sogni, scendendo sempre più in profondità senza mai toccare il fondo. Ne costituisce una più che valida conferma la riscrittura scenica di Bruni e Frongia, una brillante trasformazione della storia di Alice, capace tuttavia di conservarne e persino di valorizzarne il carattere di sconfinata apertura. Recuperando il titolo scelto da Lewis Carroll per la prima stesura, Alice Underground, gli autori manifestano l’intento di svincolare il personaggio dal suo limitato contesto storico d’origine e restituirlo alla dimensione infinita ed eterna del mito. Alice, infatti, rivive qui le avventure descritte in Alice’s Adventures in Wonderland (1865) e Through the Looking-Glass, and What Alice Found There (1871) in un modo del tutto libero, risolvendo enigmi e giochi di parole tutti italiani e cantando assieme agli altri personaggi celeberrimi brani dei Beatles, dei Rolling Stones e dei Roxy Music (arrangiati ed eseguiti al piano o con la chitarra da Matteo de Mojana): è talmente fuori dallo Spazio e dal Tempo da poter persino a dialogare con le loro (inedite) personificazioni.

Gli assurdi compagni di viaggio della vivacissima protagonista sono numerosi, eppure, al fianco di Elena Russo Arman, non compaiono altri che Ida Marinelli (lo Spazio, il Piccione, la Duchessa, il Ghiro, il Due di Cuori, la Capra, Dammelo, la Regina Bianca), Matteo de Mojana (il Bianconiglio, il Lacchè Rana, la Lepre Marzolina, il Sette di Cuori, l’Uomo di carta, il Cavaliere Bianco, l’Unicorno) e Ferdinando Bruni (il Tempo, il Brucaliffo, il Lacchè Pesce, la Cuoca, lo Stregatto, il Cappellaio Matto, la Regina Rossa, il Controllore, Dimmelo, l’uovo Humpty Dumpty, la voce dell’unicorno). Magistrali e rapidissimi nel cambio d’abito, gestualità e voce, gli interpreti sembrano suggerire l’idea della frammentazione dell’Io in una moltitudine imprevedibile e spesso contraddittoria di se stessi.

Una parte non trascurabile del successo di Alice Underground si deve inoltre alla scenografia, costituita dalla proiezione, sulle tre pareti bianche che delimitano il palco scenico, di 300 acquarelli realizzati da Ferdinando Bruni e animati al computer da Francesco Frongia. Il mondo virtuale dei sogni e dei disegni si fonde e confonde con quello reale degli attori e del pubblico, fino a creare un “sottosuolo” che è tanto più fedele al senso tradizionale della storia e del personaggio di Alice quanto più innovativo nelle forme e nei linguaggi.

mmm

Alice Underground

(24 – 29 gennaio 2017)

Teatro Duse – Teatro Stabile di Genova

Via Bacigalupo 6, Genova

www.elfo.org

www.teatrostabilegenova.it

Giada Sbriccoli

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